.jpg)
La "croce della discordia": Molfetta si spacca sui monumenti per ricordare la visita di Papa Francesco
Interpellanza da sinistra. Azzollini: «Senza parole»
Molfetta - martedì 26 marzo 2019
Sta diventando un caso la realizzazione del monumento in Piazza Garibaldi per ricordare la Visita Pastorale di Papa Francesco a Molfetta del 20 aprile 2018.
A inizio gennaio fu lo stesso Tommaso Minervini a spiegare che «La costruzione di un monumento per tale evento della storia cittadina è un dovere verso le future generazioni», tacciando di «noioso qualunquismo» tutte le critiche che già iniziavano ad arrivare, in particolar modo via social, soprattutto sul costo dell'opera, superiore ai 100 mila Euro.
Ed è sempre via social che i commenti vanno via via aumentando contestualmente all'ultimazione del monumento, ormai pressochè interamente visibile passeggiando o transitando nei pressi della villa comunale.
Detto già dell'interpellanza in Consiglio Comunale dei consiglieri di sinistra Porta, Natalicchio e Zaza, non è mancato il commento dell'ex senatore Antonio Azzollini che si è detto semplicemente «Senza parole».
Rocco Nanna, presidente della Fondazione Valente, è della stessa idea e chiede, attraverso i social, la rimozione della croce e l'incarico a uno sculture di realizzare una statua che ricordi don Tonino Bello.
Non vanno tralasciati anche gli innumerevoli messaggi dei cittadini: c'è chi parla di sperpero, chi di un monumento che forse don Tonino non avrebbe apprezzato, chi ritiene, invece, che le priorità di Molfetta siano in questo momento storico altre.
A inizio gennaio fu lo stesso Tommaso Minervini a spiegare che «La costruzione di un monumento per tale evento della storia cittadina è un dovere verso le future generazioni», tacciando di «noioso qualunquismo» tutte le critiche che già iniziavano ad arrivare, in particolar modo via social, soprattutto sul costo dell'opera, superiore ai 100 mila Euro.
Ed è sempre via social che i commenti vanno via via aumentando contestualmente all'ultimazione del monumento, ormai pressochè interamente visibile passeggiando o transitando nei pressi della villa comunale.
Detto già dell'interpellanza in Consiglio Comunale dei consiglieri di sinistra Porta, Natalicchio e Zaza, non è mancato il commento dell'ex senatore Antonio Azzollini che si è detto semplicemente «Senza parole».
Rocco Nanna, presidente della Fondazione Valente, è della stessa idea e chiede, attraverso i social, la rimozione della croce e l'incarico a uno sculture di realizzare una statua che ricordi don Tonino Bello.
Non vanno tralasciati anche gli innumerevoli messaggi dei cittadini: c'è chi parla di sperpero, chi di un monumento che forse don Tonino non avrebbe apprezzato, chi ritiene, invece, che le priorità di Molfetta siano in questo momento storico altre.