
Molfetta entra nel vivo della festa patronale con l'intronizzazione della Madonna dei Martiri
Ieri l'accensione delle luminarie. Rispettate tutte le norme anti-Covid per le celebrazioni religiose
Molfetta - sabato 15 agosto 2020
11.00
Con l'intronizzazione di Maria Santissima dei Martiri si è dato ufficialmente l'avvio alla festa patronale 2020. Si è detto più volte che sarà una festa diversa a causa della pandemia, per il folklore che non ci sarà, ma già il primo appuntamento si è capito che sarà di grande impatto religioso ed emotivo.
Tutto fila liscio. Tutto si svolge in maniera ordinata. Tutto è stato organizzato con cura dal Comitato feste patronale, presieduto da Leonardo Siragusa. Imponenti le misure di sicurezza, si può accedere in Basilica dall'ingresso dell'Atrio dei pellegrini, non prima di aver misurato la temperatura e indossato rigorosamente la mascherina. La sicurezza fa anche attenzione che non vi sia un numero maggiore di persone in Chiesa e nell'atrio, dove per l'occasione è stato allestito un maxi schermo per poter seguire le celebrazioni religiose, che sono iniziate con la recita del Santo Rosario e terminate con la Santa Messa, alla presenza delle autorità civili e militari.
Tante anche le persone che si sono raccolte in preghiera fuori dalla Chiesa, sull'antistante piazzetta, ma anche curiosi per vedere l'accensione della luminaria, che da sempre è il simbolo "pagano" della festa patronale. Dopo decenni su via Dante quest'anno non ci sarà nulla. Tutto si svolgerà nella zona della Basilica. Per l'occasione Viale dei Crociati è stato reso pedonale, l'accesso con le auto consentito solo ai residenti.
Sicuramente è stato veramente suggestivo vedere le porte della Basilica far da cornice alla statua della Madonna dei Martiri e contemporaneamente ammirare l'accensione dell'illuminazione artistica che ricopre tutta la facciata della Chiesa stessa. Un'illuminazione dal grande impatto scenico, ma al contempo anche sobria ed elegante, quella creata da Mariano Light. Dà il senso della festa, ma anche del rigore.
La statua della Madonna si ferma per qualche minuto sul sagrato, poi con lo sguardo sempre rivolto alla città e ai cittadini, viene fatta indietreggiare sino ad arrivare al "trono", dove viene posizionata con amore e attenzione, nonostante il peso consistente della statua e del suo basamento. Bello anche i colpo d'occhio che si ha della Basilica della Madonna dei Martiri vista dal porto.
Come ha detto padre Nicola Violante, Rettore della Basilica della Madonna dei Martiri, «La Madonna è il faro dei molfettesi, il loro fascio di luce».
Tutto fila liscio. Tutto si svolge in maniera ordinata. Tutto è stato organizzato con cura dal Comitato feste patronale, presieduto da Leonardo Siragusa. Imponenti le misure di sicurezza, si può accedere in Basilica dall'ingresso dell'Atrio dei pellegrini, non prima di aver misurato la temperatura e indossato rigorosamente la mascherina. La sicurezza fa anche attenzione che non vi sia un numero maggiore di persone in Chiesa e nell'atrio, dove per l'occasione è stato allestito un maxi schermo per poter seguire le celebrazioni religiose, che sono iniziate con la recita del Santo Rosario e terminate con la Santa Messa, alla presenza delle autorità civili e militari.
Tante anche le persone che si sono raccolte in preghiera fuori dalla Chiesa, sull'antistante piazzetta, ma anche curiosi per vedere l'accensione della luminaria, che da sempre è il simbolo "pagano" della festa patronale. Dopo decenni su via Dante quest'anno non ci sarà nulla. Tutto si svolgerà nella zona della Basilica. Per l'occasione Viale dei Crociati è stato reso pedonale, l'accesso con le auto consentito solo ai residenti.
Sicuramente è stato veramente suggestivo vedere le porte della Basilica far da cornice alla statua della Madonna dei Martiri e contemporaneamente ammirare l'accensione dell'illuminazione artistica che ricopre tutta la facciata della Chiesa stessa. Un'illuminazione dal grande impatto scenico, ma al contempo anche sobria ed elegante, quella creata da Mariano Light. Dà il senso della festa, ma anche del rigore.
La statua della Madonna si ferma per qualche minuto sul sagrato, poi con lo sguardo sempre rivolto alla città e ai cittadini, viene fatta indietreggiare sino ad arrivare al "trono", dove viene posizionata con amore e attenzione, nonostante il peso consistente della statua e del suo basamento. Bello anche i colpo d'occhio che si ha della Basilica della Madonna dei Martiri vista dal porto.
Come ha detto padre Nicola Violante, Rettore della Basilica della Madonna dei Martiri, «La Madonna è il faro dei molfettesi, il loro fascio di luce».