
Chiesa locale
Il terzo venerdì di Quaresima a Molfetta al tempo del Coronavirus
Foto, musiche, riflessioni: l'iniziativa dell'Arciconfraternita di Santo Stefano
Molfetta - venerdì 13 marzo 2020
11.33
Il tema della devozione alla Passione di Cristo, così come viene vissuta tradizionalmente nell'Arciconfraternita di S. Stefano, va letto nel contesto più generale della vita di pietà della comunità ecclesiale molfettese.
I pii esercizi della Quaresima molfettese appaiono marcati musicalmente dallo stile e dal gusto operistico ottocentesco. Nell'alveo della devozione alla Passione di Cristo il valore della testimonianza offerto dall'Arciconfraternita di Santo Stefano è certamente rilevante. Durante i primi quattro Venerdì di Quaresima, l'Arciconfraternita di S. Stefano espone alla venerazione dei fedeli, una alla volta, le sculture lignee dei primi quattro Misteri Dolorosi. Siamo al 3° Venerdì di Quaresima con l'esposizione e la venerazione dell' Hecce Homo.
Dopo la celebrazione della Messa, la liturgia prevede un momento di raccoglimento e di meditazione intorno al Mistero esposto. In tale occasione, vengono eseguiti i canti facenti parte del cosiddetto "Sacro Oratorio che si pratica ne' Venerdì di Quaresima in memoria de' Santi Misteri della Passione di N.S.G.C. dall' Arciconfraternita di S. Stefano Protomartire dal Sacco Rosso di Molfetta". Si tratta di versi composti sul finire del 1800 dal canonico Camillo Padata e musicati, nello stesso periodo, dal Confratello Giuseppe Peruzzi.
I canti, composti secondo lo stile tipico del melodramma, sono interpretati da confratelli cantori e da professionisti locali. La funzione prosegue con il canto del "Vexilla regis prodeunt" e si conclude con la benedizione impartita imponendo sui presenti la reliquia della Croce e intonando l'inno: "Salve o Croce".
I pii esercizi della Quaresima molfettese appaiono marcati musicalmente dallo stile e dal gusto operistico ottocentesco. Nell'alveo della devozione alla Passione di Cristo il valore della testimonianza offerto dall'Arciconfraternita di Santo Stefano è certamente rilevante. Durante i primi quattro Venerdì di Quaresima, l'Arciconfraternita di S. Stefano espone alla venerazione dei fedeli, una alla volta, le sculture lignee dei primi quattro Misteri Dolorosi. Siamo al 3° Venerdì di Quaresima con l'esposizione e la venerazione dell' Hecce Homo.
Dopo la celebrazione della Messa, la liturgia prevede un momento di raccoglimento e di meditazione intorno al Mistero esposto. In tale occasione, vengono eseguiti i canti facenti parte del cosiddetto "Sacro Oratorio che si pratica ne' Venerdì di Quaresima in memoria de' Santi Misteri della Passione di N.S.G.C. dall' Arciconfraternita di S. Stefano Protomartire dal Sacco Rosso di Molfetta". Si tratta di versi composti sul finire del 1800 dal canonico Camillo Padata e musicati, nello stesso periodo, dal Confratello Giuseppe Peruzzi.
I canti, composti secondo lo stile tipico del melodramma, sono interpretati da confratelli cantori e da professionisti locali. La funzione prosegue con il canto del "Vexilla regis prodeunt" e si conclude con la benedizione impartita imponendo sui presenti la reliquia della Croce e intonando l'inno: "Salve o Croce".