
Il Presidio di Libera “Gianni Carnicella” commenta le misure cautelari per il Sindaco
La nota: «Profondo disagio e amarezza ci accompagnano in questi giorni»
Molfetta - domenica 8 giugno 2025
Di fronte ai recenti avvenimenti che hanno coinvolto il sindaco di Molfetta, Minervini, e la dirigente comunale De Leonardis, il Presidio di Libera "Gianni Carnicella" desidera esprimere il proprio pensiero, che riportiamo integralmente:
«Profondo disagio e amarezza ci accompagnano in questi giorni, così come una seria preoccupazione per quanto emergerà nelle prossime indagini delle autorità giudiziarie, alle quali rinnoviamo piena fiducia e stima. Siamo consapevoli che queste vicende creeranno un clima di instabilità e incertezza per la nostra città, mettendo a dura prova la sua amministrazione e il normale svolgimento della vita pubblica.
Vedere Molfetta al centro dell'attenzione mediatica nazionale ci addolora profondamente, soprattutto considerando la storia e l'identità di una comunità che ha sempre avuto come faro i valori della democrazia e della legalità. Molfetta è la città di figure illustri come Gaetano Salvemini e don Tonino Bello, ma anche di uomini e donne coraggiose che si sono spese per la giustizia. Tra questi ricordiamo con rispetto il compianto sindaco Gianni Carnicella, vittima della criminalità organizzata, assassinato il 7 luglio 1992 proprio per aver difeso con fermezza il proprio ruolo di garante delle regole, opponendosi a richieste illegittime con un deciso "no".
Oggi, la nostra città si presenta ferita, lacerata, incredula e addolorata. In questo momento di smarrimento collettivo, il Presidio di Libera rinnova il suo impegno quotidiano non solo nel mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la legalità, ma anche nel promuovere con senso di responsabilità la giustizia sociale, la ricerca della verità e l'educazione alla legalità in un territorio profondamente segnato. Abbiamo fiducia che, lavorando insieme alla parte sana della società civile, sarà possibile restituire alla cittadinanza la speranza di ricomporre il tessuto sociale e di costruire una prospettiva migliore, più giusta e più positiva rispetto a quella attuale.
Il cammino sarà certamente difficile, ma il Presidio è convinto che solo attraverso l'impegno comune, la trasparenza e la solidarietà, Molfetta potrà ritrovare la sua strada verso un futuro di legalità e dignità».
«Profondo disagio e amarezza ci accompagnano in questi giorni, così come una seria preoccupazione per quanto emergerà nelle prossime indagini delle autorità giudiziarie, alle quali rinnoviamo piena fiducia e stima. Siamo consapevoli che queste vicende creeranno un clima di instabilità e incertezza per la nostra città, mettendo a dura prova la sua amministrazione e il normale svolgimento della vita pubblica.
Vedere Molfetta al centro dell'attenzione mediatica nazionale ci addolora profondamente, soprattutto considerando la storia e l'identità di una comunità che ha sempre avuto come faro i valori della democrazia e della legalità. Molfetta è la città di figure illustri come Gaetano Salvemini e don Tonino Bello, ma anche di uomini e donne coraggiose che si sono spese per la giustizia. Tra questi ricordiamo con rispetto il compianto sindaco Gianni Carnicella, vittima della criminalità organizzata, assassinato il 7 luglio 1992 proprio per aver difeso con fermezza il proprio ruolo di garante delle regole, opponendosi a richieste illegittime con un deciso "no".
Oggi, la nostra città si presenta ferita, lacerata, incredula e addolorata. In questo momento di smarrimento collettivo, il Presidio di Libera rinnova il suo impegno quotidiano non solo nel mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la legalità, ma anche nel promuovere con senso di responsabilità la giustizia sociale, la ricerca della verità e l'educazione alla legalità in un territorio profondamente segnato. Abbiamo fiducia che, lavorando insieme alla parte sana della società civile, sarà possibile restituire alla cittadinanza la speranza di ricomporre il tessuto sociale e di costruire una prospettiva migliore, più giusta e più positiva rispetto a quella attuale.
Il cammino sarà certamente difficile, ma il Presidio è convinto che solo attraverso l'impegno comune, la trasparenza e la solidarietà, Molfetta potrà ritrovare la sua strada verso un futuro di legalità e dignità».