
Cultura, Eventi e Spettacolo
Il cortometraggio di Domenico de Ceglia al "Paladino d’Oro Film Festival"
Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MiC e MiM
Molfetta - mercoledì 20 agosto 2025
10.31
Il regista molfettese Domenico de Ceglia firma La mister, cortometraggio nato dall'incontro tra cinema sociale e didattica innovativa, che ha conquistato la selezione ufficiale della 45ª edizione del Paladino d'Oro Sport Film Festival di Palermo (1-7 dicembre 2025), nella prestigiosa cornice del Teatro Politeama Garibaldi.
L'opera (17', Italia, 2025) affronta il tema dell'uguaglianza di genere e dei diritti delle donne traslandolo in un contesto insolito: quello del calcio, tradizionalmente maschile. Una sfida narrativa che de Ceglia ha accolto e sviluppato con la sensibilità che contraddistingue il suo percorso registico, sempre attento alle dinamiche sociali e all'impegno civile.
Il film è stato realizzato grazie al progetto "Goal 5: il Cinema al femminile plurale", promosso dal Liceo scientifico "Carlo Cafiero" di Barletta e sostenuto dall'Avviso Pubblico Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola a.s. 2024/2025 (Bando D.D. 3331, 05/10/2023). A guidare la parte scientifica la dott.ssa Maria Filograsso, affiancata dalla prof.ssa Anna Dibari come progettista, mentre la dirigente scolastica Rosanna Diviccaro ha creduto fortemente nell'iniziativa come occasione di crescita educativa e creativa per i propri studenti.
De Ceglia, con il supporto del Gruppo Farfa – associazione che dal 2009 lavora sul cinema sociale e sull'alfabetizzazione audiovisiva – ha costruito insieme ai ragazzi un percorso completo: dalla scrittura della sceneggiatura, frutto di un laboratorio partecipato, alla realizzazione sul set. Gli studenti hanno avuto un ruolo attivo, affiancando i professionisti nei vari reparti di produzione e interpretando anche alcuni personaggi.
Il primo ciak è stato battuto il 1° marzo negli spazi del Liceo Cafiero, mentre ulteriori riprese si sono svolte al PalaDisfida di Barletta. Un'esperienza che ha permesso agli allievi di confrontarsi con i linguaggi del cinema e, al contempo, di riflettere sui valori di sportività, rispetto e parità. Con La mister, Domenico de Ceglia conferma la sua capacità di intrecciare formazione e racconto, facendo del cinema non solo uno strumento artistico ma anche un potente veicolo educativo.
L'opera (17', Italia, 2025) affronta il tema dell'uguaglianza di genere e dei diritti delle donne traslandolo in un contesto insolito: quello del calcio, tradizionalmente maschile. Una sfida narrativa che de Ceglia ha accolto e sviluppato con la sensibilità che contraddistingue il suo percorso registico, sempre attento alle dinamiche sociali e all'impegno civile.
Il film è stato realizzato grazie al progetto "Goal 5: il Cinema al femminile plurale", promosso dal Liceo scientifico "Carlo Cafiero" di Barletta e sostenuto dall'Avviso Pubblico Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola a.s. 2024/2025 (Bando D.D. 3331, 05/10/2023). A guidare la parte scientifica la dott.ssa Maria Filograsso, affiancata dalla prof.ssa Anna Dibari come progettista, mentre la dirigente scolastica Rosanna Diviccaro ha creduto fortemente nell'iniziativa come occasione di crescita educativa e creativa per i propri studenti.
De Ceglia, con il supporto del Gruppo Farfa – associazione che dal 2009 lavora sul cinema sociale e sull'alfabetizzazione audiovisiva – ha costruito insieme ai ragazzi un percorso completo: dalla scrittura della sceneggiatura, frutto di un laboratorio partecipato, alla realizzazione sul set. Gli studenti hanno avuto un ruolo attivo, affiancando i professionisti nei vari reparti di produzione e interpretando anche alcuni personaggi.
Il primo ciak è stato battuto il 1° marzo negli spazi del Liceo Cafiero, mentre ulteriori riprese si sono svolte al PalaDisfida di Barletta. Un'esperienza che ha permesso agli allievi di confrontarsi con i linguaggi del cinema e, al contempo, di riflettere sui valori di sportività, rispetto e parità. Con La mister, Domenico de Ceglia conferma la sua capacità di intrecciare formazione e racconto, facendo del cinema non solo uno strumento artistico ma anche un potente veicolo educativo.