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Vita di città
Il commissario Gradone si presenta: «A Molfetta voglia di guardare avanti»
Questa mattina l’incontro con i giornalisti del territorio. Il commissario guiderà la città fino alla primavera 2026
Molfetta - mercoledì 22 ottobre 2025
12.16
Un incontro cordiale, nel segno del dialogo istituzionale con l'informazione locale, quello che si è svolto questa mattina al primo piano della sede comunale di via Martiri di via Fani, a Molfetta, dove il commissario prefettizio Armando Gradone ha incontrato la stampa, nel suo itinerario di benvenuto in città.
Approdato da due giorni a Molfetta, archiviati i primi incontri con i dipendenti comunali, il Prefetto, la Polizia locale e il Vescovo, Gradone ha voluto salutare ufficialmente anche i giornalisti, illustrando le prime linee del suo mandato. Sarà affiancato dai sub commissari Rosa Anna Giulitto e Michelangelo Montanaro, che con lui si impegneranno per accompagnare la gestione dell'ente fino alle prossime elezioni, nella primavera 2026.
«Sono molto fiducioso, a primo impatto ho trovato un ambiente tranquillo più di quanto mi aspettassi» ha esordito Gradone, evidenziando un clima che definisce «positivo e collaborativo». «C'è voglia di guardare avanti, non con lo specchietto retrovisore. Chiederò a ognuno di dare il meglio di sé», ha aggiunto. Il commissario ha chiarito fin da subito il metodo di lavoro che intende adottare: «Cercheremo di studiare punto per punto. Non abbiamo la bacchetta magica». Tra i primi dossier affrontati, ha citato il porto, la riqualificazione dell'area mercatale e la strada per la piscina comunale, definita «un'opera veramente bella».
Con la nomina di Armando Gradone a commissario prefettizio di Molfetta, la città si trova ad affrontare una fase di transizione amministrativa complessa. Le dimissioni di tredici consiglieri comunali, provenienti sia dalla maggioranza sia dall'opposizione, hanno determinato la decadenza dell'amministrazione guidata da Tommaso Minervini, indagato per peculato, turbativa d'asta e falso.
L'intervento del prefetto di Bari si è reso necessario per garantire la continuità amministrativa e la funzionalità degli uffici comunali, accompagnando Molfetta verso le prossime elezioni.
La nomina di Armando Gradone, disposta dal prefetto di Bari Francesco Russo, porta a Molfetta una figura di grande esperienza e riconosciuta autorevolezza. Nato nel 1958, originario di Avellino, laureato in Scienze Politiche all'Università "La Sapienza" di Roma, Gradone ha intrapreso la carriera prefettizia nel 1985, distinguendosi per l'equilibrio e la capacità di coniugare il rispetto delle norme con l'ascolto dei cittadini.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di rilievo all'interno del Ministero dell'Interno, fino alla nomina a prefetto nel 2012, quando fu chiamato a guidare la Commissione straordinaria di Casal di Principe, sciolto per infiltrazioni mafiose. Successivamente ha diretto le prefetture di Siracusa, Siena e Perugia, gestendo con rigore e sensibilità situazioni complesse, dalla crisi del Monte dei Paschi alla pandemia. Nell'incontro ha ricordato anche il periodo di lavoro durante il terremoto nel centro Italia nel 2016, raccontando il positivo slancio con cui soprattutto la città di Norcia si sta riprendendo dalla distruzione.
Approdato da due giorni a Molfetta, archiviati i primi incontri con i dipendenti comunali, il Prefetto, la Polizia locale e il Vescovo, Gradone ha voluto salutare ufficialmente anche i giornalisti, illustrando le prime linee del suo mandato. Sarà affiancato dai sub commissari Rosa Anna Giulitto e Michelangelo Montanaro, che con lui si impegneranno per accompagnare la gestione dell'ente fino alle prossime elezioni, nella primavera 2026.
«Sono molto fiducioso, a primo impatto ho trovato un ambiente tranquillo più di quanto mi aspettassi» ha esordito Gradone, evidenziando un clima che definisce «positivo e collaborativo». «C'è voglia di guardare avanti, non con lo specchietto retrovisore. Chiederò a ognuno di dare il meglio di sé», ha aggiunto. Il commissario ha chiarito fin da subito il metodo di lavoro che intende adottare: «Cercheremo di studiare punto per punto. Non abbiamo la bacchetta magica». Tra i primi dossier affrontati, ha citato il porto, la riqualificazione dell'area mercatale e la strada per la piscina comunale, definita «un'opera veramente bella».
Con la nomina di Armando Gradone a commissario prefettizio di Molfetta, la città si trova ad affrontare una fase di transizione amministrativa complessa. Le dimissioni di tredici consiglieri comunali, provenienti sia dalla maggioranza sia dall'opposizione, hanno determinato la decadenza dell'amministrazione guidata da Tommaso Minervini, indagato per peculato, turbativa d'asta e falso.
L'intervento del prefetto di Bari si è reso necessario per garantire la continuità amministrativa e la funzionalità degli uffici comunali, accompagnando Molfetta verso le prossime elezioni.
La nomina di Armando Gradone, disposta dal prefetto di Bari Francesco Russo, porta a Molfetta una figura di grande esperienza e riconosciuta autorevolezza. Nato nel 1958, originario di Avellino, laureato in Scienze Politiche all'Università "La Sapienza" di Roma, Gradone ha intrapreso la carriera prefettizia nel 1985, distinguendosi per l'equilibrio e la capacità di coniugare il rispetto delle norme con l'ascolto dei cittadini.
Nel corso della sua carriera ha ricoperto ruoli di rilievo all'interno del Ministero dell'Interno, fino alla nomina a prefetto nel 2012, quando fu chiamato a guidare la Commissione straordinaria di Casal di Principe, sciolto per infiltrazioni mafiose. Successivamente ha diretto le prefetture di Siracusa, Siena e Perugia, gestendo con rigore e sensibilità situazioni complesse, dalla crisi del Monte dei Paschi alla pandemia. Nell'incontro ha ricordato anche il periodo di lavoro durante il terremoto nel centro Italia nel 2016, raccontando il positivo slancio con cui soprattutto la città di Norcia si sta riprendendo dalla distruzione.