
Gente ancora in giro per Molfetta, il Comune: «Vietato uscire di casa senza il rispetto delle regole»
In corso i controlli da parte delle forze dell'ordine: sanzioni pecuniarie e denunce
Molfetta - sabato 28 marzo 2020
11.53
E' una mattinata di passeggio quella che si sta consumando a Molfetta nonostante la grave emergenza in atto legata al Coronavirus.
Le segnalazioni raccontano di diversa gente per strada, molta senza un comprovato motivo giustificativo che attesta come sia per molti difficile da capire quanto sia pericoloso per tutti avere contatti con l'esterno.
Già ieri, nel corso dell'intervista in diretta realizzata dalla nostra redazione, l'assessore Antonio Ancona rimarcava la scorretta abitudine dei molfettesi di muoversi in mattinata, di correre ai supermercati e creare file e code in particolare dalle ore 9 alle ore 11 del mattino. Una condotta assolutamente da debellare.
Arriva così ufficialmente il monito da parte del Comune di Molfetta: «Si rammenta che è possibile uscire dalla propria abitazione solo per comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità (per spostamenti all'interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanza; motivi di salute», si legge nella nota nella quale è spiegato come «è consentito andare a fare alla spesa, ma è opportuno che ci vada una sola persona per nucleo familiare mantenendo le distanze sociali anche oltre il metro. Va da sé che non rientra nei motivi di necessità il dover riunirsi con gli amici, incontrare parenti nelle abitazioni, sui terrazzi, in campagna per cenare o pranzare insieme».
Sono in corso i controlli da parte delle forze di polizia e delle forze dell'ordine: elevate sanzioni pecuniarie e denunce per i trasgressori. Compresi coloro i quali sono trovati senza il modello di autocertificazione, obbligatorio da portare con sè ogni volta che si esce dalla propria abitazione.
«Chi raggiunge Molfetta da fuori regione deve osservare l'isolamento fiduciario comunicando il suo arrivo a Regione, Asl, proprio medico di base e al Comune. Violare le regole imposte comporta sanzioni sino a tremila euro e nei casi gravi sino a cinquemila euro e la pena dell'arresto per chi è obbligato alla quarantena obbligatoria» chiude la nota del Comune.
Le segnalazioni raccontano di diversa gente per strada, molta senza un comprovato motivo giustificativo che attesta come sia per molti difficile da capire quanto sia pericoloso per tutti avere contatti con l'esterno.
Già ieri, nel corso dell'intervista in diretta realizzata dalla nostra redazione, l'assessore Antonio Ancona rimarcava la scorretta abitudine dei molfettesi di muoversi in mattinata, di correre ai supermercati e creare file e code in particolare dalle ore 9 alle ore 11 del mattino. Una condotta assolutamente da debellare.
Arriva così ufficialmente il monito da parte del Comune di Molfetta: «Si rammenta che è possibile uscire dalla propria abitazione solo per comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità (per spostamenti all'interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanza; motivi di salute», si legge nella nota nella quale è spiegato come «è consentito andare a fare alla spesa, ma è opportuno che ci vada una sola persona per nucleo familiare mantenendo le distanze sociali anche oltre il metro. Va da sé che non rientra nei motivi di necessità il dover riunirsi con gli amici, incontrare parenti nelle abitazioni, sui terrazzi, in campagna per cenare o pranzare insieme».
Sono in corso i controlli da parte delle forze di polizia e delle forze dell'ordine: elevate sanzioni pecuniarie e denunce per i trasgressori. Compresi coloro i quali sono trovati senza il modello di autocertificazione, obbligatorio da portare con sè ogni volta che si esce dalla propria abitazione.
«Chi raggiunge Molfetta da fuori regione deve osservare l'isolamento fiduciario comunicando il suo arrivo a Regione, Asl, proprio medico di base e al Comune. Violare le regole imposte comporta sanzioni sino a tremila euro e nei casi gravi sino a cinquemila euro e la pena dell'arresto per chi è obbligato alla quarantena obbligatoria» chiude la nota del Comune.