
Festa patronale, Padre Alessandro incorona la Madonna dei Martiri
Domani solenne messa pontificale con il cardinale Pietro Parolin
Molfetta - martedì 7 settembre 2021
17.13
Con l'incoronazione della Madonna dei Martiri prende ufficialmente avvio la tre giorni della festa patronale di Molfetta.
Anche quest'anno sono le regole anti Covid a dettarne il programma dei festeggiamenti in onore della Compatrona della città, per accedere alle funzioni religiose è necessario il green pass. Ma al di là delle regole sanitarie il momento dell'incoronazione rimane uno dei momenti più suggestivi delle celebrazioni, tra l'altro quest'anno Molfetta si fregerà del titolo di "Civitas Mariae", che verrà conferito durante la messa pontificale di domani, officiata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano.
L'onore di porre sul capo della Madonna la corona è stato affidato a Padre Alessandro Mastromatteo, ministro provinciale dei frati minori, mentre a portare in solenne processione la corona stessa è stata la moglie del presidente del Comitato Feste patronali, insieme con le mogli degli altri componenti del Comitato, così come avvenuto anche l'anno scorso.
Riti che si ripetono ogni anno, ma ogni anno hanno una intensità e un'emozione sempre diversa. La Basilica è sì a festa, ma rispettando le norme di sicurezza anti Covid, come dicevamo.
La festa patronale 2021 sarà completamente diversa dal quella del 2020 e ancora prima da quella del 2019, quando l'eco del virus era relegato ad una terra lontana, lontanissima da noi. L'edizione 2020 la ricorderemo come la festa patronale del Covid, non c'erano ancora i vaccini, una festa che il Comitato feste patronali, presieduto da Leonardo Siragusa, volle per la città, non si poteva non festeggiare la Madonna dei Martiri.
L'anno scorso si respirava un'aria di incertezza per il futuro, diversa l'atmosfera di quest'anno che ha più il sapore della rinascita, della "ripresa della vita normale". Sul sagrato della Basilica oggi c'era un'atmosfera di speranza, di ottimismo verso il futuro, e perché no credere che l'intercessione delle preghiere affidate alla Madonna abbiano sortito l'effetto voluto.
Chiaramente non ci sarà la tradizionale sagra a mare, ma l'icona della Madonna dei Martiri per giungere al sagrato del Purgatorio percorrerà tutta la città, il percorso è stato reso noto solo ieri, significative le tappe all'Ospedale "Don Tonino Bello" e alla casa di riposo "Don Grittani", passaggi simbolici e dal profondo significato religioso e non solo.
Il senso della festa patronale di quest'anno nelle parole del presidente del Comitato, Leonardo Siragusa, affidate al volantino arrivato nelle case di tutti i molfettesi, singolare è il passaggio in cui dice: "Il titolo di Civitas Mariae rappresenta la giusta attestazione per la devozione mariana che da sempre il nostro popolo ha espresso. Non solo la devozione popolare alla Madonna dei Martiri e alla sua miracolosa icona ma anche e soprattutto le attestazioni di fede autentica espresse nei secoli di storia dai sodalizi delle Confraternite, dalla pietà popolare. Che sia allora, un tentativo di ritorno alla tanto agognata libertà individuale e collettiva".
Anche quest'anno sono le regole anti Covid a dettarne il programma dei festeggiamenti in onore della Compatrona della città, per accedere alle funzioni religiose è necessario il green pass. Ma al di là delle regole sanitarie il momento dell'incoronazione rimane uno dei momenti più suggestivi delle celebrazioni, tra l'altro quest'anno Molfetta si fregerà del titolo di "Civitas Mariae", che verrà conferito durante la messa pontificale di domani, officiata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano.
L'onore di porre sul capo della Madonna la corona è stato affidato a Padre Alessandro Mastromatteo, ministro provinciale dei frati minori, mentre a portare in solenne processione la corona stessa è stata la moglie del presidente del Comitato Feste patronali, insieme con le mogli degli altri componenti del Comitato, così come avvenuto anche l'anno scorso.
Riti che si ripetono ogni anno, ma ogni anno hanno una intensità e un'emozione sempre diversa. La Basilica è sì a festa, ma rispettando le norme di sicurezza anti Covid, come dicevamo.
La festa patronale 2021 sarà completamente diversa dal quella del 2020 e ancora prima da quella del 2019, quando l'eco del virus era relegato ad una terra lontana, lontanissima da noi. L'edizione 2020 la ricorderemo come la festa patronale del Covid, non c'erano ancora i vaccini, una festa che il Comitato feste patronali, presieduto da Leonardo Siragusa, volle per la città, non si poteva non festeggiare la Madonna dei Martiri.
L'anno scorso si respirava un'aria di incertezza per il futuro, diversa l'atmosfera di quest'anno che ha più il sapore della rinascita, della "ripresa della vita normale". Sul sagrato della Basilica oggi c'era un'atmosfera di speranza, di ottimismo verso il futuro, e perché no credere che l'intercessione delle preghiere affidate alla Madonna abbiano sortito l'effetto voluto.
Chiaramente non ci sarà la tradizionale sagra a mare, ma l'icona della Madonna dei Martiri per giungere al sagrato del Purgatorio percorrerà tutta la città, il percorso è stato reso noto solo ieri, significative le tappe all'Ospedale "Don Tonino Bello" e alla casa di riposo "Don Grittani", passaggi simbolici e dal profondo significato religioso e non solo.
Il senso della festa patronale di quest'anno nelle parole del presidente del Comitato, Leonardo Siragusa, affidate al volantino arrivato nelle case di tutti i molfettesi, singolare è il passaggio in cui dice: "Il titolo di Civitas Mariae rappresenta la giusta attestazione per la devozione mariana che da sempre il nostro popolo ha espresso. Non solo la devozione popolare alla Madonna dei Martiri e alla sua miracolosa icona ma anche e soprattutto le attestazioni di fede autentica espresse nei secoli di storia dai sodalizi delle Confraternite, dalla pietà popolare. Che sia allora, un tentativo di ritorno alla tanto agognata libertà individuale e collettiva".