Papa Francesco. <span>Foto Vincenzo Bisceglie</span>
Papa Francesco. Foto Vincenzo Bisceglie

Festa Patronale a Molfetta 2018 anche nel segno di Papa Francesco

il 20 aprile il Pontefice omaggiò la Patrona il cui simulacro fu sistemato sull'altare

L'attesa è finita. Trecentosessantacinque giorni dopo, Molfetta torna a festeggiare la Madonna dei Martiri, in un momento tutto speciale per la nostra comunità.

E' un anno particolare quello che stiamo vivendo, trascorso dapprima nell'attesa e poi nel ricordo di quello che è stato un evento che è entrato a far parte della storia di questa Città: l'arrivo di Papa Francesco dello scorso 20 aprile soltanto un anno fa rappresentava un sogno per una comunità "tanto bisognosa di attenzioni" – per utilizzare le parole di Mons. Cornacchia.
La particolarità del momento che stiamo per vivere può andare sicuramente oltre. Non dimentichiamoci del 25 esimo anniversario dalla morte di Don Tonino Bello (motivo per il quale il Ponetefice ha visitato Molfetta cinque mesi fa), stretto alla Vergine dei Martiri da un legame tutto speciale. Non sarà la solita festa patronale, almeno per tutti coloro che hanno vissuto l'arrivo di Papa Francesco come un cammino di fede.

Torniamo per un attimo a quel 20 aprile e a quella immagine che per sempre rimarrà impressa nella mente di tutti i molfettesi. Vedere Papa Bergoglio prostrarsi e pregare dinanzi a quell'icona a cui per anni Molfetta e non solo ha rivolto le proprie suppliche, fa ancora oggi brillare gli occhi. Senza dimenticare quella rosa d'oro, donata e letteralmente messa nella mani della Madonna dei Martiri da Papa Francesco, divenuta velocemente un simbolo che quest'anno insieme alla Vergine percorrerà le strade di Molfetta e solcherà il suo mare nella tradizionale sagra. Quella rosa la Madonna dei Martiri l'ha sempre stretta tra le mani, così come Verzella moltissimi anni fa l'ha concepita nella sua mente e realizzata successivamente. Dal 20 aprile scorso quella rosa ha cambiato consistenza, non solo da un punto di vista materiale, ma soprattutto spirituale. Una metafora di vita, un retaggio della nostra esistenza che assume un valore decisamente significante.

Sarà una Festa Patronale differente anche per i concittadini d'Oltreoceano, alcuni di loro presenti in città come consuetudine. Proprio coloro che hanno la fortuna di tornare ogni anno a Molfetta in concomitanza con la Festa della Madonna dei Martiri non hanno avuto troppa difficoltà a notare che si respira un'aria diversa, dove la devozione nei confronti della Vergine non è mutata, ma in qualche modo ha subito una trasformazione, arricchitasi di quella folata di entusiasmo che Papa Francesco ha portato in città. Un'emozione "contagiosa" che inevitabilmentei porteranno con se e varcherà quei confini divenuti sempre più limitati grazie a quel potere che la compatrona di Molfetta ha sui suoi fedeli: accorciare quelle distanze, aprendo il suo manto ai molfettesi nel mondo.
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