Entro il 2020 la fine dei lavori delle piste ciclabili e della velostazione a Molfetta
Minervini: «Opere strategiche: mobilità più salutare»
Molfetta - giovedì 21 maggio 2020
10.00
Fine 2020: è questo il periodo entro cui il Comune di Molfetta conta di vedere conclusi i lavori di realizzazione delle piste ciclabili e della velostazione ovvero l'area destinata a parcheggio per biciclette e auto con colonnine per la ricarica elettrica nei pressi della stazione ferroviaria.
Due opere su cui a Molfetta si punta da tempo e che stanno vedendo la luce, andando a modificare il concetto stesso di spostamento in città.
«Si tratta di due grandi opere che andranno a modificare – il commento del sindaco, Tommaso MInervini – non solo l'azione di rinascita della città ma una maggiore armonia con l'ambiente contribuendo ad abbattere l'inquinamento della città. Sarà collegata alle piste ciclabili cittadine i cui lavori partono contestualmente. Si tratta di un'opera strategica da un punto di vista ambientale perchè guarda ad una mobilità diversa, più salutare».
I lavori della velostazione sono coordinati dagli architetti Corrado Petruzzella e Orazio Lisena. La velostazione è realizzata, con materiali a basso impatto ambientale, a ridosso della stazione ferroviaria con fondi rivenienti dal bando Por Puglia "Interventi per l'aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane", che ha visto, al primo posto il progetto presentato dal Comune di Molfetta, e, in misura minore, con fondi comunali.
Prevede la realizzazione di un "parcheggio senza personale", nell'area, di proprietà comunale, a sud-est della stazione, che utilizzerà un sistema di videosorveglianza e di controllo degli accessi tramite sistema badge. Si inserisce tra le proposte avviate con il Pums (piano Piano per la mobilità sostenibile).
La velostazione comprenderà un parcheggio bici coperto, con rastrelliere doppie, e di un parcheggio bici scoperto, con rastrelliere singole. In una parte dell'area in cui sarà realizzata la velostazione, ci saranno anche un parcheggio auto scoperto (già previsto nel progetto del PUMS), e colonnine di ricariche per le biciclette elettriche e le auto.
Le piste ciclabili, in realtà già utilizzate da molti, nel tratto di levante, partono dalla stazione ferroviaria, proseguono lungo via Binetti, via Cozzoli, via Martiri della Resistenza per raggiungere l'istituto tecnico commerciale Salvemini. Poi scendono lungo viale XXV aprile, dove raggiunge l'istituto professionale Monsignor Antonio Bello. Da via Generale Amato arriva al Liceo Fornari. Scende da via don Pappagallo per arrivare a via Giovinazzo all'altezza dello stadio Paolo Poli e delle scuole Ipsiam e Ipssar. Sarà utilissima, in estate, anche per raggiungere la spiaggia.
«Molfetta – conclude il sindaco - sta entrando in una nuova fase della sua vita comunitaria».
Due opere su cui a Molfetta si punta da tempo e che stanno vedendo la luce, andando a modificare il concetto stesso di spostamento in città.
«Si tratta di due grandi opere che andranno a modificare – il commento del sindaco, Tommaso MInervini – non solo l'azione di rinascita della città ma una maggiore armonia con l'ambiente contribuendo ad abbattere l'inquinamento della città. Sarà collegata alle piste ciclabili cittadine i cui lavori partono contestualmente. Si tratta di un'opera strategica da un punto di vista ambientale perchè guarda ad una mobilità diversa, più salutare».
I lavori della velostazione sono coordinati dagli architetti Corrado Petruzzella e Orazio Lisena. La velostazione è realizzata, con materiali a basso impatto ambientale, a ridosso della stazione ferroviaria con fondi rivenienti dal bando Por Puglia "Interventi per l'aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane", che ha visto, al primo posto il progetto presentato dal Comune di Molfetta, e, in misura minore, con fondi comunali.
Prevede la realizzazione di un "parcheggio senza personale", nell'area, di proprietà comunale, a sud-est della stazione, che utilizzerà un sistema di videosorveglianza e di controllo degli accessi tramite sistema badge. Si inserisce tra le proposte avviate con il Pums (piano Piano per la mobilità sostenibile).
La velostazione comprenderà un parcheggio bici coperto, con rastrelliere doppie, e di un parcheggio bici scoperto, con rastrelliere singole. In una parte dell'area in cui sarà realizzata la velostazione, ci saranno anche un parcheggio auto scoperto (già previsto nel progetto del PUMS), e colonnine di ricariche per le biciclette elettriche e le auto.
Le piste ciclabili, in realtà già utilizzate da molti, nel tratto di levante, partono dalla stazione ferroviaria, proseguono lungo via Binetti, via Cozzoli, via Martiri della Resistenza per raggiungere l'istituto tecnico commerciale Salvemini. Poi scendono lungo viale XXV aprile, dove raggiunge l'istituto professionale Monsignor Antonio Bello. Da via Generale Amato arriva al Liceo Fornari. Scende da via don Pappagallo per arrivare a via Giovinazzo all'altezza dello stadio Paolo Poli e delle scuole Ipsiam e Ipssar. Sarà utilissima, in estate, anche per raggiungere la spiaggia.
«Molfetta – conclude il sindaco - sta entrando in una nuova fase della sua vita comunitaria».