Emiliano: «Sulla scuola assicuriamo diritto alla salute pubblica ed esigenze delle famiglie»
Il presidente della Regione Puglia ha spiegato su Rai Uno la nuova ordinanza
Molfetta - lunedì 5 aprile 2021
13.00
Nella serata di ieri è stata emanata la nuova ordinanza del presidente della Regione Puglia Emiliano sulla ripresa della didattica dopo le festività pasquali. Il provvedimento è stato ritenuto necessario in quanto il decreto Draghi sottolinea che una «deroga è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica».
«In Puglia - ha sottolineato il presidente Michele Emiliano, intervenuto questa mattina su Rai Uno - abbiamo sempre consentito la libertà di scelta a scuola. Non è un pregiudizio nei confronti di chi decide di mandare i figli a scuola, perché anche quella è una scelta legittima. Ma, siamo in stato di emergenza per pandemia, e nessuno può essere obbligato a mandare i figli a scuola. Ribadisco, questo non vuol dire che chi li manda è un incosciente, ma così possiamo abbattere le presenze negli istituti in un momento in cui dobbiamo contenere la pandemia. Grazie a questa ordinanza associamo le due esigenze presenti, quella del diritto alla salute pubblica con quella individuale delle famiglie».
Per quanto riguarda invece eventuali focolai epidemici all'interno degli istituti, è possibile vedere come in seguito all'obbligo di DDI per tutti a partire dal 13 marzo si sia determinata una drastica diminuzione del numero di studenti presenti e stando ai dati comunicati da 2647 plessi notificanti, sui 3215 totali, sono stati 768 i provvedimenti di quarantena a carico degli studenti (-1662) e 291 a carico del personale (-380). Anche se i dati sono da considerare sottostimati, essendo frutto di una attività di sorveglianza passiva, per cui non si può avere la certezza che tutti i casi siano stati oggetto di segnalazione da parte di tutti gli istituti.
In conclusione, la Regione Puglia è ancora interessata da un incremento del numero di contagi, che si associa ad una circolazione virale sostenuta tra i soggetti in età scolare.
«In Puglia - ha sottolineato il presidente Michele Emiliano, intervenuto questa mattina su Rai Uno - abbiamo sempre consentito la libertà di scelta a scuola. Non è un pregiudizio nei confronti di chi decide di mandare i figli a scuola, perché anche quella è una scelta legittima. Ma, siamo in stato di emergenza per pandemia, e nessuno può essere obbligato a mandare i figli a scuola. Ribadisco, questo non vuol dire che chi li manda è un incosciente, ma così possiamo abbattere le presenze negli istituti in un momento in cui dobbiamo contenere la pandemia. Grazie a questa ordinanza associamo le due esigenze presenti, quella del diritto alla salute pubblica con quella individuale delle famiglie».
Per quanto riguarda invece eventuali focolai epidemici all'interno degli istituti, è possibile vedere come in seguito all'obbligo di DDI per tutti a partire dal 13 marzo si sia determinata una drastica diminuzione del numero di studenti presenti e stando ai dati comunicati da 2647 plessi notificanti, sui 3215 totali, sono stati 768 i provvedimenti di quarantena a carico degli studenti (-1662) e 291 a carico del personale (-380). Anche se i dati sono da considerare sottostimati, essendo frutto di una attività di sorveglianza passiva, per cui non si può avere la certezza che tutti i casi siano stati oggetto di segnalazione da parte di tutti gli istituti.
In conclusione, la Regione Puglia è ancora interessata da un incremento del numero di contagi, che si associa ad una circolazione virale sostenuta tra i soggetti in età scolare.