
Emergenza Ucraina: gli aggiornamenti della Caritas diocesana
Le indicazioni legate alle numerose richieste di accoglienza per i profughi
Molfetta - venerdì 11 marzo 2022
0.26
Pubblichiamo integralmente la nota della Caritas diocesana in merito all'emergenza Ucraina:
"Alla luce delle numerose disponibilità all'accoglienza di profughi di guerra pervenute a questo ufficio siamo a comunicare che:
– a partire dal 21 marzo p.v. Caritas Italiana sarà impegnata nella gestione di un "ponte aereo" che favorirà l'arrivo, dalla Polonia, di profughi di guerra di cittadinanza ucraina e non;
– i profughi, cui sarà riconosciuto asilo politico, saranno accolti mediante inserimenti nelle reti SAI, CAS, nelle strutture diocesane e nelle famiglie che stanno aderendo alle progettazioni delle Caritas Diocesane;
– le eventuali accoglienze di minori con accompagnatori adulti e non, saranno necessariamente progettate, realizzate e gestite con il coordinamento diretto del Servizio sociale professionale competente e con il Tribunale per i minorenni;
– preoccupa non poco il rischio di un approccio semplificante condizione di elevatissimo stress dei minori, nonché di una modalità poco appropriata, frettolosa e potenzialmente produttiva di altro dolore da parte di associazioni o famiglie che improvvisano percorsi di accoglienza senza adeguata preparazione;
– è pertanto ASSOLUTAMENTE necessario adottare una modalità operativa che preveda una regia superiore dello Stato, tesa a monitorare e validare le molteplici iniziative in atto, al fine di rendere tracciabili tutti i minori (ucraini e non) variamente giunti in Italia, scongiurandone la possibile sparizione e il possibile sfruttamento;
– è doveroso ribadire che l'invio di denaro rimane la modalità preferenziale e più opportuna per dare modo alle organizzazioni impegnate sul campo di reperire i beni di cui necessitano mediante approvvigionamento anche ni Paesi confinanti (operatori di Caritas in Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Moldavia sono alle frontiere e nei centri di prima accoglienza e hanno anche allestito servizi di trasporto verso i Paesi confinanti e la distribuzione di carte prepagate, perché ognuno possa rispondere in autonomia ai propri bisogni di base acquistando negli esercizi commerciali locali);
– la nostra Diocesi continua a tal proposito a sollecitare iniziative di solidarietà che vedranno massima espressione nella destinazione alla crisi ucraina della raccolta di Quaresima di Carità a cui preghiamo dare massima diffusione".
"La rete Caritas continua a chiedere con forza una risoluzione diplomatica del conflitto in corso e tal fine, invita, i fedeli tutti, a promuovere momenti di preghiera comunitaria".
Si precisa come qualsiasi forma di accoglienza a Molfetta verrà gestita direttamente dal Comune, come già annunciato dal sindaco nei giorni scorsi.
"Alla luce delle numerose disponibilità all'accoglienza di profughi di guerra pervenute a questo ufficio siamo a comunicare che:
– a partire dal 21 marzo p.v. Caritas Italiana sarà impegnata nella gestione di un "ponte aereo" che favorirà l'arrivo, dalla Polonia, di profughi di guerra di cittadinanza ucraina e non;
– i profughi, cui sarà riconosciuto asilo politico, saranno accolti mediante inserimenti nelle reti SAI, CAS, nelle strutture diocesane e nelle famiglie che stanno aderendo alle progettazioni delle Caritas Diocesane;
– le eventuali accoglienze di minori con accompagnatori adulti e non, saranno necessariamente progettate, realizzate e gestite con il coordinamento diretto del Servizio sociale professionale competente e con il Tribunale per i minorenni;
– preoccupa non poco il rischio di un approccio semplificante condizione di elevatissimo stress dei minori, nonché di una modalità poco appropriata, frettolosa e potenzialmente produttiva di altro dolore da parte di associazioni o famiglie che improvvisano percorsi di accoglienza senza adeguata preparazione;
– è pertanto ASSOLUTAMENTE necessario adottare una modalità operativa che preveda una regia superiore dello Stato, tesa a monitorare e validare le molteplici iniziative in atto, al fine di rendere tracciabili tutti i minori (ucraini e non) variamente giunti in Italia, scongiurandone la possibile sparizione e il possibile sfruttamento;
– è doveroso ribadire che l'invio di denaro rimane la modalità preferenziale e più opportuna per dare modo alle organizzazioni impegnate sul campo di reperire i beni di cui necessitano mediante approvvigionamento anche ni Paesi confinanti (operatori di Caritas in Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Moldavia sono alle frontiere e nei centri di prima accoglienza e hanno anche allestito servizi di trasporto verso i Paesi confinanti e la distribuzione di carte prepagate, perché ognuno possa rispondere in autonomia ai propri bisogni di base acquistando negli esercizi commerciali locali);
– la nostra Diocesi continua a tal proposito a sollecitare iniziative di solidarietà che vedranno massima espressione nella destinazione alla crisi ucraina della raccolta di Quaresima di Carità a cui preghiamo dare massima diffusione".
"La rete Caritas continua a chiedere con forza una risoluzione diplomatica del conflitto in corso e tal fine, invita, i fedeli tutti, a promuovere momenti di preghiera comunitaria".
Si precisa come qualsiasi forma di accoglienza a Molfetta verrà gestita direttamente dal Comune, come già annunciato dal sindaco nei giorni scorsi.