
Due soli casi di Coronavirus a Molfetta? La Regione Puglia ne segna tra sei e dieci
Il dato fornito nel bollettino diramato ieri
Molfetta - martedì 31 marzo 2020
9.29
Il Comune di Molfetta conferma: in città sono solamente due le persone positive al Covid-19.
Un uomo e una donna.
Il primo è stato in assoluto il primo caso di cui è stata data ufficialità: massimo riserbo sulla identità, al momento è noto solo che è ancora ricoverato al Policlinico di Bari da dove dovrebbe essere dimesso da un momento all'altro, essendo in buone condizioni, come ribadito da Tommaso Minervini in più occasioni.
La donna, invece, è una infermiera dell'ospedale di Molfetta, asintomatica e in isolamento a casa. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
La Regione Puglia, però, inserisce Molfetta tra i Comuni aventi tra i 6 e i 10 casi.
Il dato è stato fornito per la prima volta domenica attraverso il bollettino del 29 marzo ed è stato confermato anche ieri nel bollettino del 30 marzo che vi proponiamo sia come icona che in allegato.
Da dove emergerebbe questa discrepanza?
Al momento non è dato sapersi, soprattutto non sarebbe chiaro se la Regione annovera tra i casi i soli residenti nel Comune oppure quanti hanno un legame con il Comune oppure sono transitati nei container preposti all'esterno del nosocomio cittadino per il triage.
A quanto risulta ai due casi accertati e dichiarati dal Comune, Molfetta sarebbe coinvolta in primis dal caso della cassiera di un supermercato in Via Bisceglie ma residente a Bari (di cui pure ha dato notizia ufficialmente Minervini, ndr). A ciò si aggiungono altri due casi acclarati: due uomini, rispettivamente di Palombaio e Giovinazzo, transitati nell'ospedale di Molfetta prima di essere trasferiti; anche per il caso del giovinazzese l'informazione alla città venne data dallo stesso sindaco.
Quale, allora, il criterio per l'attribuzione dei casi a ciascun Comune? Bisognerebbe spiegarlo per fare chiarezza.
Un uomo e una donna.
Il primo è stato in assoluto il primo caso di cui è stata data ufficialità: massimo riserbo sulla identità, al momento è noto solo che è ancora ricoverato al Policlinico di Bari da dove dovrebbe essere dimesso da un momento all'altro, essendo in buone condizioni, come ribadito da Tommaso Minervini in più occasioni.
La donna, invece, è una infermiera dell'ospedale di Molfetta, asintomatica e in isolamento a casa. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
La Regione Puglia, però, inserisce Molfetta tra i Comuni aventi tra i 6 e i 10 casi.
Il dato è stato fornito per la prima volta domenica attraverso il bollettino del 29 marzo ed è stato confermato anche ieri nel bollettino del 30 marzo che vi proponiamo sia come icona che in allegato.
Da dove emergerebbe questa discrepanza?
Al momento non è dato sapersi, soprattutto non sarebbe chiaro se la Regione annovera tra i casi i soli residenti nel Comune oppure quanti hanno un legame con il Comune oppure sono transitati nei container preposti all'esterno del nosocomio cittadino per il triage.
A quanto risulta ai due casi accertati e dichiarati dal Comune, Molfetta sarebbe coinvolta in primis dal caso della cassiera di un supermercato in Via Bisceglie ma residente a Bari (di cui pure ha dato notizia ufficialmente Minervini, ndr). A ciò si aggiungono altri due casi acclarati: due uomini, rispettivamente di Palombaio e Giovinazzo, transitati nell'ospedale di Molfetta prima di essere trasferiti; anche per il caso del giovinazzese l'informazione alla città venne data dallo stesso sindaco.
Quale, allora, il criterio per l'attribuzione dei casi a ciascun Comune? Bisognerebbe spiegarlo per fare chiarezza.