Un'aula del Tribunale
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Cronaca

Droga in viaggio sull'asse Italia-Albania. Ai domiciliari un 29enne

L'albanese Erind Garubi, coinvolto nella maxi operazione "Kulmi", era in carcere dal 30 giugno scorso

Arrestato dalla Guardia di Finanza il 30 giugno scorso, con altre 36 persone, con l'accusa di traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti tra l'Albania e l'Italia, Erind Garubi, 29enne albanese residente a Molfetta, ha lasciato il carcere ed è tornato a casa, ristretto agli arresti domiciliari.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Marco Galesi, ha deciso di accogliere l'istanza del difensore, l'avvocato Michele Salvemini, disponendo la sostituzione della misura in carcere con quella ai domiciliari a carico del 29enne, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nell'ambito dell'operazione "Kulmi", svolta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari che ha portato all'arresto di 37 persone, 27 in Italia e 10 in Albania.

Gli arrestati, secondo le indagini, sono ritenuti gli organizzatori di un traffico internazionale di cocaina, marijuana ed hashish tra le due sponde del mar Adriatico, storica rotta per la penetrazione in Europa della droga. Durante l'inchiesta sono state sequestrare circa 3,5 tonnellate di droga tra marijuana, cocaina ed hashish, per un valore di oltre 40 milioni di euro e corrispondenti a circa 7 milioni di dosi. Eseguiti anche vari decreti di sequestro per complessivi 4 milioni di euro.

Agli atti dell'inchiesta ci sono varie intercettazioni e le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia. In Italia sono state arrestate 27 persone, di cui 15 in carcere, tra cui Erind Garubi, che era dietro le sbarre, a Trani, e per cui, dopo quasi 6 mesi di detenzione carceraria, sono stati disposti gli arresti domiciliari.
  • Michele Salvemini
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