Avventura in bici
Avventura in bici

Da Zurigo ad Amsterdam in bici: la pazza avventura di due molfettesi

In totale hanno percorso quasi 900 km per arrivare a destinazione

Immaginate di prendere la vostra bici e percorrere quasi 900 km in nove giorni per andare da Zurigo ad Amsterdam, tagliando praticamente in due l'Europa. Ecco, adesso pensate che c'è chi ha compiuto questa pazza impresa: i molfettesi Antonio Panunzio e Massimiliano Magrone hanno deciso di mettersi in gioco, vista la loro passione per il ciclismo e per i viaggi, con un'avventura che hanno appena portato a conclusione.

Tutto è iniziato venerdì 21 luglio, quando hanno preso un volo Bari-Milano per poi arrivare, in pullman, a Zurigo: pronti via, si parte verso i Paesi Bassi, con una media di circa 100 km al giorno e tappe suddivise in modo maniacale in un programma di viaggio compilato con tanto di tappe intermedie e analisi di pendenze e altimetrie. A fine giornata poi, brevi annotazioni per ricordare il percorso svolto e stilare un vero e proprio diario di bordo.

La prima grande destinazione è stata Basilea, per poi proseguire nella città di Colmar al confine tra Francia e Germania. Poi si riparte arrivando fino a Strasburgo, toccando altre città francesi e giungendo in Lussemburgo nel quinto giorno. Nella parte centrale del viaggio si combatte con le salite, brevi ma intense, e si sfida la pioggia, abbondante per ore e ore. La tappa, più bagnata si chiude a Namur, capitale della Vallonia.

Si arriva così a toccare alcuni luoghi simbolo del Belgio: Waterloo, dove persino Napoleone cadde in battaglia ma i due molfettesi no, la capitale Bruxelles e poi Anversa. Infine, la volata finale: gli ultimi colpi di pedale (non proprio gli ultimi, si tratta quasi di 200 km) e sono stati dati per visitare le principali città olandesi, studiandone le tradizioni e immergendosi tra i colori di una terra che ha tanto da offrire. Si passa così per Breda, Dordrecht, Rotterdam e Den Haag: la tappa si chiude nella città sede della Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite. Domenica 30 luglio, ultimo giorno di viaggio, il grande arrivo ad Amsterdam: con gli occhi lucidi di emozione e in sella la soddisfazione di aver portato a termine una missione per molti impossibile.

«Ci è sempre piaciuto andare in bici nei dintorni di casa - raccontano i due ragazzi - ma l'idea di viaggiare in bici è nata l'anno scorso quando abbiamo deciso di percorrere da Milano-Molfetta pedalando. In quel caso la nostra idea era partita dal pensiero, quasi simbolico, di voler fare a ritroso quel percorso che tanti giovani del Sud fanno da Molfetta a Milano, per studio o per lavoro. A differenza di chi lo compie con i mezzi super veloci come treni e aerei, farlo in bici voleva dare un senso di lentezza al ritorno verso casa».

«Quest'anno l'impostazione del viaggio è stata ben diversa - hanno aggiunto - perché ovviamente una tratta così lunga è in primis una prova fisica e di resistenza ma anche una grande opportunità di conoscenza perché ci ha permesso di vedere luoghi in cui probabilmente non saremmo mai stati. Siamo stati sfortunati per la pioggia che ci ha accompagnato per gran parte del viaggio ma siamo rimasti ugualmente entusiasti di aver portato a termine il viaggio. Pur essendo di per sé un'impresa faticosa, abbiamo sempre cercato di non superare una certa soglia di sforzo per non togliere bellezza a quello che c'era da vedere. Volevamo goderci l'esperienza e così abbiamo fatto».
12 fotoDa Zurigo ad Amsterdam in bicicletta
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