
Covid, approvato il certificato vaccinale Ue: come funziona
Il documento sarà disponibile in formato digitale e cartaceo
Molfetta - domenica 23 maggio 2021
12.04
Dopo la certificazione verde Covid valida per l'Italia, arriva il green pass che sarà usufruibile in tutta l'Unione Europea: il Parlamento e il Consiglio Ue hanno infatti raggiunto un accordo provvisorio sul documento digitale che faciliterà la libera circolazione tra i paesi membri durante i prossimi mesi.
Anche questo certificato sarà disponibile sia in formato digitale che cartaceo: attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall'infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Il quadro comune dell'Ue permetterà agli Stati membri di emettere questi certificati che saranno poi accettati negli altri Paesi dell'Unione.
Secondo l'accordo, il regolamento del certificato Covid digitale Ue resterà in vigore per 12 mesi. Non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Per sostenere la disponibilità di "test abbordabili e accessibili", la Commissione europea si è impegnata a mobilitare "almeno 100 milioni di euro" per l'acquisto di test allo scopo di rilasciare i certificati Ue.
I Paesi Ue non devono imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l'autoisolamento o i tamponi, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica" in risposta alla pandemia di Covid, tenendo conto anche delle prove scientifiche disponibili, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)".
I Paesi Ue devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) (attualmente Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Janssen).
Anche questo certificato sarà disponibile sia in formato digitale che cartaceo: attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall'infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Il quadro comune dell'Ue permetterà agli Stati membri di emettere questi certificati che saranno poi accettati negli altri Paesi dell'Unione.
Secondo l'accordo, il regolamento del certificato Covid digitale Ue resterà in vigore per 12 mesi. Non sarà una precondizione per esercitare il diritto alla libera circolazione e non sarà considerato un documento di viaggio. Per sostenere la disponibilità di "test abbordabili e accessibili", la Commissione europea si è impegnata a mobilitare "almeno 100 milioni di euro" per l'acquisto di test allo scopo di rilasciare i certificati Ue.
I Paesi Ue non devono imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l'autoisolamento o i tamponi, "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica" in risposta alla pandemia di Covid, tenendo conto anche delle prove scientifiche disponibili, "compresi i dati epidemiologici pubblicati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc)".
I Paesi Ue devono accettare i certificati di vaccinazione rilasciati in altri Stati membri per le persone che hanno ricevuto un vaccino autorizzato dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) (attualmente Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Janssen).