
Coronavirus, oggi nuove indicazioni per le regioni: la Puglia ancora a rischio?
La curva epidemica regionale è leggermente attardata rispetto al resto d'Italia
Molfetta - venerdì 27 novembre 2020
11.01
Come ogni venerdì, anche oggi si riunisce il Comitato tecnico-scientifico che analizza gli ultimi report sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia per sancire a quali fasce di pericolo associare le regioni per i prossimi giorni. Le indicazioni che emergeranno oggi andranno poi a confluire almeno fino al termine del dpcm in corso ossia fino al prossimo 3 dicembre.
L'Italia è da quasi un mese suddivisa per zone di rischio: una strategia voluta dal Governo per provare a combattere l'emergenza sanitaria legata alla seconda ondata del Coronavirus. Ora i dati quotidiani del Ministero della Salute e quelli settimanali dell'Iss stanno cominciando a dare segni di miglioramento locale: le restrizioni in vigore potrebbero essere allentate a breve in alcune regioni e invece inasprite in altre dove i parametri restano preoccupanti.
Alcune delle regioni entrate per prime in zona rossa (tra cui Lombardia e Piemonte) potrebbero passare in zona arancione nelle prossime ore, con conseguenti allentamenti: monitorate invece Friuli Venezia Giulia, Puglia e Liguria (ora in zona arancione) perché leggermente in ritardo su questo fronte. Venerdì scorso la Puglia era stata confermata in zona arancione nonostante la richiesta di Emiliano di rendere zona rossa almeno le province più colpite cioè la Bat e Foggia.
Come riportato dai dati degli ultimi giorni, la curva dei casi è in discesa (segna cioè un incremento negativo su base settimanale) ormai in tutte le regioni tranne Friuli e Puglia, le quali sono comunque nella fase finale della salita: la prima dovrebbe rientrare a breve mentre la Puglia sembrava andare meglio qualche giorno fa. Negli ultimi giorni la curva ha rallentato in maniera meno decisa e per questo viene monitorata con attenzione, senza dimenticare l'aumento delle vittime che in due occasioni (di cui l'ultima ieri) ha toccato quota 52 in 24 ore.
L'Italia è da quasi un mese suddivisa per zone di rischio: una strategia voluta dal Governo per provare a combattere l'emergenza sanitaria legata alla seconda ondata del Coronavirus. Ora i dati quotidiani del Ministero della Salute e quelli settimanali dell'Iss stanno cominciando a dare segni di miglioramento locale: le restrizioni in vigore potrebbero essere allentate a breve in alcune regioni e invece inasprite in altre dove i parametri restano preoccupanti.
Alcune delle regioni entrate per prime in zona rossa (tra cui Lombardia e Piemonte) potrebbero passare in zona arancione nelle prossime ore, con conseguenti allentamenti: monitorate invece Friuli Venezia Giulia, Puglia e Liguria (ora in zona arancione) perché leggermente in ritardo su questo fronte. Venerdì scorso la Puglia era stata confermata in zona arancione nonostante la richiesta di Emiliano di rendere zona rossa almeno le province più colpite cioè la Bat e Foggia.
Come riportato dai dati degli ultimi giorni, la curva dei casi è in discesa (segna cioè un incremento negativo su base settimanale) ormai in tutte le regioni tranne Friuli e Puglia, le quali sono comunque nella fase finale della salita: la prima dovrebbe rientrare a breve mentre la Puglia sembrava andare meglio qualche giorno fa. Negli ultimi giorni la curva ha rallentato in maniera meno decisa e per questo viene monitorata con attenzione, senza dimenticare l'aumento delle vittime che in due occasioni (di cui l'ultima ieri) ha toccato quota 52 in 24 ore.