
Coronavirus, nuova ordinanza di Minervini per la prevenzione a Molfetta
L'uscita dall'abitazione è permessa solo per casi di stretta necessità
Molfetta - giovedì 12 marzo 2020
16.28
Alla luce della necessità di rimarcare a livello locale tutte le disposizioni impartite per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus, il sindaco Tommaso Minervini ha firmato una nuova ordinanza valida per il Comune di Molfetta.
In primis, il primo cittadino ordina a tutti i molfettesi residenti sul territorio comunale di evitare ogni tipo di spostamento dalla propria abitazione, salvo che essi siano motivati da: comprovate esigenze lavorative, situazioni di vera necessità o motivi di salute. Si riconferma, forte e chiaro, il divieto di qualsiasi forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico e si sollecita la cittadinanza a rinunciare a qualsiasi tipo di spostamento, in entrata o in uscita dalla città nonché all'interno della città stessa, se non per una delle tre ragioni sopra elencate.
Si conferma, inoltre, la sospensione di ogni competizione sportiva di ogni ordine, di ogni manifestazione pubblica o privata e di ogni tipo di evento aperto al pubblico. Come stabilito dalla Diocesi, sono sospese anche le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, le Visite Pastorali e le manifestazioni religiose con gran concorso di popolo. Si raccomanda, ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del D.P.C.M. 9 marzo 2020, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie.
La pubblica amministrazione assicura lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, fatte salve le attività strettamente necessarie ad affrontare la situazione di emergenza. Per quanto concerne le attività produttive e professionali, si raccomanda di attuare le modalità di lavoro agile per le mansioni che possono essere svolte dal proprio domicilio o comunque a distanza, di incentivare ferie e congedi retribuiti, di sospendere le attività aziendali non indispensabili alla produzione, di assumere protocolli di sicurezza anti-contagio con l'adozione degli strumenti di protezione individuale e infine di favorire la sanificazione dei luoghi di lavoro.
Per quanto concerne gli esercizi pubblici, fino al 25 marzo sarà consentita l'attività a condizione che il titolare del pubblico esercizio garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate, evitando assembramenti di persone in modo da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Si conferma, per le attività commerciali, quanto sancito all'interno del decreto firmato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Infine, si avvisa che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi previsti nel decreto sopra citato è punito ai sensi dell'art. 650 del codice penale, come previsto dall'art.3 del decreto-legge del 23 febbraio 2020. Il Comando di Polizia Locale, la Stazione dei Carabinieri e la Tenenza della Guardia di Finanza si occuperanno della corretta esecuzione dell'Ordinanza.
In primis, il primo cittadino ordina a tutti i molfettesi residenti sul territorio comunale di evitare ogni tipo di spostamento dalla propria abitazione, salvo che essi siano motivati da: comprovate esigenze lavorative, situazioni di vera necessità o motivi di salute. Si riconferma, forte e chiaro, il divieto di qualsiasi forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico e si sollecita la cittadinanza a rinunciare a qualsiasi tipo di spostamento, in entrata o in uscita dalla città nonché all'interno della città stessa, se non per una delle tre ragioni sopra elencate.
Si conferma, inoltre, la sospensione di ogni competizione sportiva di ogni ordine, di ogni manifestazione pubblica o privata e di ogni tipo di evento aperto al pubblico. Come stabilito dalla Diocesi, sono sospese anche le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri, le Visite Pastorali e le manifestazioni religiose con gran concorso di popolo. Si raccomanda, ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del D.P.C.M. 9 marzo 2020, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie.
La pubblica amministrazione assicura lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, fatte salve le attività strettamente necessarie ad affrontare la situazione di emergenza. Per quanto concerne le attività produttive e professionali, si raccomanda di attuare le modalità di lavoro agile per le mansioni che possono essere svolte dal proprio domicilio o comunque a distanza, di incentivare ferie e congedi retribuiti, di sospendere le attività aziendali non indispensabili alla produzione, di assumere protocolli di sicurezza anti-contagio con l'adozione degli strumenti di protezione individuale e infine di favorire la sanificazione dei luoghi di lavoro.
Per quanto concerne gli esercizi pubblici, fino al 25 marzo sarà consentita l'attività a condizione che il titolare del pubblico esercizio garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate, evitando assembramenti di persone in modo da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Si conferma, per le attività commerciali, quanto sancito all'interno del decreto firmato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Infine, si avvisa che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi previsti nel decreto sopra citato è punito ai sensi dell'art. 650 del codice penale, come previsto dall'art.3 del decreto-legge del 23 febbraio 2020. Il Comando di Polizia Locale, la Stazione dei Carabinieri e la Tenenza della Guardia di Finanza si occuperanno della corretta esecuzione dell'Ordinanza.