
Coronavirus, mascherine prodotte a Molfetta inviate nel New Jersey
Donazione coordinata dall'Associazione Molfettesi nel Mondo
Molfetta - venerdì 17 aprile 2020
13.00
La solidarietà non conosce confini, soprattutto nei momenti di difficoltà. Durante l'emergenza Coronavirus stanno emergendo tante storie che dimostrano il cuore di Molfetta a sostegno di chi ha più bisogno di aiuto. L'ultima iniziativa in merito viene raccontata dall'Associazione Molfettesi nel Mondo, da sempre impegnata come punto di raccordo con le comunità di molfettesi all'estero.
Proprio negli Stati Uniti, nazione più drammaticamente colpita dall'epidemia di COVID-19 con più di 600 mila contagi e circa 35 mila decessi, sono state inviate delle mascherine protettive per aiutare la comunità di Little Ferry, città situata nel New Jersey e che calcola una folta presenza di cittadini di origine molfettese o figli dei tanti lavoratori di Molfetta che già nel secolo scorso hanno cercato fortuna in America o in altre parti del mondo.
Le mascherine sono state donate da Paola T. Moda e dal Gruppo Stile De Virgilio: ieri pomeriggio, c'è stata anche la videochiamata con i sindaci delle due città Tommaso Minervini e Mauro Raguseo e con la partecipazione di tutti i protagonisti di questa bella storia, raccontata dalla presidente dell'Associazione Molfettesi nel Mondo Angela Amato attraverso la lettera inviata proprio al sindaco di Little Ferry.
«Carissimo Mauro,
a volte, gli avvenimenti si combinano in modo strano e ti convincono che non siano casuali ma che ci sia una regia, più grande e più potente di noi umani.
Qualche giorno fa, leggevo commossa i tuoi appelli ai cittadini di Little Ferry da cui traspariva tutta la tua preoccupazione e, tuttavia, la netta percezione che, nella straordinaria e drammatica emergenza, tu avessi ben salde nelle tue mani le redini dell'organizzazione della tua comunità. Ebbene, dopo poche ore, vengo contattata, una dopo l'altra, da due aziende di abbigliamento molfettesi che, in questo frangente, si sono messe a produrre mascherine di protezione. Ed entrambe mi esprimono lo stesso desiderio: vorremmo mandare in America le nostre mascherine per esprimere la nostra solidarietà ai Molfettesi nel Mondo».
«E allora eccole - prosegue la lettera - nel pacco che ti hanno portato Michele Balacco, Matteo de Tullio e Sal Scardigno, ci sono le mascherine prodotte dalle aziende "Paola T." e "Sorelle de Virgilio". Vogliono essere il segno della nostra vicinanza a una comunità a cui sentiamo di appartenere. Abbiamo scelto di inviarle a Little Ferry, immaginando che la tua città, dove vivono tante famiglie di origini molfettesi, e guidata da un sindaco anch'egli con le stesse radici, legato alla nostra città, ai suoi valori, alle sue tradizioni, possa rappresentare il simbolo di tutte le comunità di molfettesi all'estero. Ti giunga l'abbraccio di Stefano e Paola Diperte, titolari di "Paola T., di Barbara, Manuela e Lisa de Virgilio, stiliste e titolari di "Sorelle de Virgilio", di tutti i loro collaboratori e di tutti noi dell'Associazione Molfettesi nel Mondo. Ciao Mauro e che la Madonna dei Martiri, San Corrado e don Tonino ci proteggano!».
Proprio negli Stati Uniti, nazione più drammaticamente colpita dall'epidemia di COVID-19 con più di 600 mila contagi e circa 35 mila decessi, sono state inviate delle mascherine protettive per aiutare la comunità di Little Ferry, città situata nel New Jersey e che calcola una folta presenza di cittadini di origine molfettese o figli dei tanti lavoratori di Molfetta che già nel secolo scorso hanno cercato fortuna in America o in altre parti del mondo.
Le mascherine sono state donate da Paola T. Moda e dal Gruppo Stile De Virgilio: ieri pomeriggio, c'è stata anche la videochiamata con i sindaci delle due città Tommaso Minervini e Mauro Raguseo e con la partecipazione di tutti i protagonisti di questa bella storia, raccontata dalla presidente dell'Associazione Molfettesi nel Mondo Angela Amato attraverso la lettera inviata proprio al sindaco di Little Ferry.
«Carissimo Mauro,
a volte, gli avvenimenti si combinano in modo strano e ti convincono che non siano casuali ma che ci sia una regia, più grande e più potente di noi umani.
Qualche giorno fa, leggevo commossa i tuoi appelli ai cittadini di Little Ferry da cui traspariva tutta la tua preoccupazione e, tuttavia, la netta percezione che, nella straordinaria e drammatica emergenza, tu avessi ben salde nelle tue mani le redini dell'organizzazione della tua comunità. Ebbene, dopo poche ore, vengo contattata, una dopo l'altra, da due aziende di abbigliamento molfettesi che, in questo frangente, si sono messe a produrre mascherine di protezione. Ed entrambe mi esprimono lo stesso desiderio: vorremmo mandare in America le nostre mascherine per esprimere la nostra solidarietà ai Molfettesi nel Mondo».
«E allora eccole - prosegue la lettera - nel pacco che ti hanno portato Michele Balacco, Matteo de Tullio e Sal Scardigno, ci sono le mascherine prodotte dalle aziende "Paola T." e "Sorelle de Virgilio". Vogliono essere il segno della nostra vicinanza a una comunità a cui sentiamo di appartenere. Abbiamo scelto di inviarle a Little Ferry, immaginando che la tua città, dove vivono tante famiglie di origini molfettesi, e guidata da un sindaco anch'egli con le stesse radici, legato alla nostra città, ai suoi valori, alle sue tradizioni, possa rappresentare il simbolo di tutte le comunità di molfettesi all'estero. Ti giunga l'abbraccio di Stefano e Paola Diperte, titolari di "Paola T., di Barbara, Manuela e Lisa de Virgilio, stiliste e titolari di "Sorelle de Virgilio", di tutti i loro collaboratori e di tutti noi dell'Associazione Molfettesi nel Mondo. Ciao Mauro e che la Madonna dei Martiri, San Corrado e don Tonino ci proteggano!».