
Coronavirus, l'annuncio di Conte: misure restrittive prolungate fino al 3 maggio
Il Presidente del Consiglio: «Mi assumo la responsabilità di questa decisione»
Molfetta - venerdì 10 aprile 2020
19.37
Lockdown esteso fino al prossimo 3 maggio per proseguire nel contenimento dell'epidemia di Coronavirus. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato l'annuncio in una conferenza stampa da Palazzo Chigi: il nuovo DPCM prevede quindi un prolungamento delle misure restrittive fin qui adottate in Italia.
«L'Italia sta facendo un ottimo lavoro nella lotta al COVID-19 - spiega il Premier - e anche a livello internazionale ci stanno riconoscendo tutto ciò. So che sto chiedendo un ulteriore sforzo a tutta la nazione e mi prendo la responsabilità di questa decisione che è legata alla necessità di fare solo passi avanti e non indietro. Far partire la fase 2 già da metà aprile ci porterebbe a correre l'alto rischio di vanificare gran parte dei risultati fin qui ottenuti. Siamo anche consapevoli che il virus non possa essere debellato in via definitiva fin quando non ci sarà un vaccino e per questo la cautela è d'obbligo».
«Chiedo agli italiani di resistere ancora - prosegue Conte - perché i numeri ci stanno dando indicazioni positive ma dobbiamo raggiungere un livello di ulteriore sicurezza sanitaria prima di poter iniziare ad allentare le misure fin qui messe in pratica. Il nostro obiettivo è quello di contenere l'indice di contagio e per questo la pazienza potrà rivelarsi decisiva, per consentire ai sanitari di proseguire nel loro fondamentale impegno sul campo. Dal 14 aprile riapriranno comunque alcune attività produttive come cartolerie, librerie, negozi che vendono vestiti per neonati e bambini, attività di silvicoltura e forestali. In ogni caso, la situazione sarà monitorata giorno dopo giorno per poter valutare eventuali cambi di strategia in corso d'opera, con l'augurio di poter tornare il prima possibile alle nostre vite».
Poi un riferimento ai sostegni economici europei: «Il sostegno finanziario dell'Europa deve essere proporzionato alle necessità di una nazione impegnata in una condizione che possiamo definire "di guerra". La proposta fin qui fatta non è idonea alle esigenze della nazione quindi mi auguro che si trovino soluzioni significative come l'Euro-bond per poter erogare liquidità in tempi idonei a risollevare la nostra economia. Nelle ultime ore ho preso atto del vivace dibattito sul Mes e ho notato che si siano dette falsità in merito, come dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni in riferimento a una presunta novità in merito. Il Mes esiste dal 2012 quindi non c'è nulla di nuovo. L'Italia non ha firmato nulla perché ritiene il Mes uno strumento inadeguato all'emergenza che stiamo vivendo. Le menzogne ci fanno male e non ci aiutano in questa trattativa che è già difficile in partenza».
«L'Italia sta facendo un ottimo lavoro nella lotta al COVID-19 - spiega il Premier - e anche a livello internazionale ci stanno riconoscendo tutto ciò. So che sto chiedendo un ulteriore sforzo a tutta la nazione e mi prendo la responsabilità di questa decisione che è legata alla necessità di fare solo passi avanti e non indietro. Far partire la fase 2 già da metà aprile ci porterebbe a correre l'alto rischio di vanificare gran parte dei risultati fin qui ottenuti. Siamo anche consapevoli che il virus non possa essere debellato in via definitiva fin quando non ci sarà un vaccino e per questo la cautela è d'obbligo».
«Chiedo agli italiani di resistere ancora - prosegue Conte - perché i numeri ci stanno dando indicazioni positive ma dobbiamo raggiungere un livello di ulteriore sicurezza sanitaria prima di poter iniziare ad allentare le misure fin qui messe in pratica. Il nostro obiettivo è quello di contenere l'indice di contagio e per questo la pazienza potrà rivelarsi decisiva, per consentire ai sanitari di proseguire nel loro fondamentale impegno sul campo. Dal 14 aprile riapriranno comunque alcune attività produttive come cartolerie, librerie, negozi che vendono vestiti per neonati e bambini, attività di silvicoltura e forestali. In ogni caso, la situazione sarà monitorata giorno dopo giorno per poter valutare eventuali cambi di strategia in corso d'opera, con l'augurio di poter tornare il prima possibile alle nostre vite».
Poi un riferimento ai sostegni economici europei: «Il sostegno finanziario dell'Europa deve essere proporzionato alle necessità di una nazione impegnata in una condizione che possiamo definire "di guerra". La proposta fin qui fatta non è idonea alle esigenze della nazione quindi mi auguro che si trovino soluzioni significative come l'Euro-bond per poter erogare liquidità in tempi idonei a risollevare la nostra economia. Nelle ultime ore ho preso atto del vivace dibattito sul Mes e ho notato che si siano dette falsità in merito, come dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni in riferimento a una presunta novità in merito. Il Mes esiste dal 2012 quindi non c'è nulla di nuovo. L'Italia non ha firmato nulla perché ritiene il Mes uno strumento inadeguato all'emergenza che stiamo vivendo. Le menzogne ci fanno male e non ci aiutano in questa trattativa che è già difficile in partenza».