
Coronavirus: fede, sport e vita di ogni giorno. Cosa cambia a Molfetta fino al 3 maggio
Ordinanza di Tommaso Minervini: tutti gli aspetti del provvedimento
Molfetta - mercoledì 15 aprile 2020
1.01
Tommaso Minervini ha firmato l'ordinanza che dispone le regole per la vita di ogni giorno a Molfetta fino al 3 maggio, giorno previsto come ultimo del lockdown italiano dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
Il provvedimento del primo cittadino recepisce di fatto le norme già in vigore su tutto il territorio nazionale andando tuttavia anche a fornire chiarimenti a proposito di talune circostanze quotidiane rispetto alle quali i dibattiti erano già sorti nel weekend di Pasqua.
In primo luogo resta vigente l'obbligo di potersi spostare solo per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità. Ciò non solo nei confini di Molfetta ma anche fuori Molfetta: di conseguenza resta proibito muoversi verso seconde case (magari quelle delle vacanze) o comunque abitazioni diverse da quella principale.
Resta chiuso il cimitero come altri spazi pubblici locali (ad esempio la villa comunale, ndr): non è possibile formare assembramenti in contesti pubblici o all'aperto come anche attività ludica o ricreativa all'aperto a meno che non ci si trovi in prossimità della propria abitazione e almeno a un metro di distanza da un'altra persona.
Lo sport si ferma: chiusi i palazzetti, anche per eventuali allenamenti di atleti professionisti.
Leggera apertura per le chiese: i luoghi di culto potranno essere riaperti tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e a condizione di misure organizzative che consentono di evitare assembramenti e di mantenere la distanza di un metro almeno da persona a persona. Tuttavia i riti civili e religiosi non potranno svolgersi fino a nuove disposizioni, compresi i funerari.
Chiusi i musei, sospesi i servizi per l'infanzia e le scuole che continueranno a svolgere didattica a distanza.
Il provvedimento del primo cittadino recepisce di fatto le norme già in vigore su tutto il territorio nazionale andando tuttavia anche a fornire chiarimenti a proposito di talune circostanze quotidiane rispetto alle quali i dibattiti erano già sorti nel weekend di Pasqua.
In primo luogo resta vigente l'obbligo di potersi spostare solo per comprovate ragioni di lavoro, salute e necessità. Ciò non solo nei confini di Molfetta ma anche fuori Molfetta: di conseguenza resta proibito muoversi verso seconde case (magari quelle delle vacanze) o comunque abitazioni diverse da quella principale.
Resta chiuso il cimitero come altri spazi pubblici locali (ad esempio la villa comunale, ndr): non è possibile formare assembramenti in contesti pubblici o all'aperto come anche attività ludica o ricreativa all'aperto a meno che non ci si trovi in prossimità della propria abitazione e almeno a un metro di distanza da un'altra persona.
Lo sport si ferma: chiusi i palazzetti, anche per eventuali allenamenti di atleti professionisti.
Leggera apertura per le chiese: i luoghi di culto potranno essere riaperti tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e a condizione di misure organizzative che consentono di evitare assembramenti e di mantenere la distanza di un metro almeno da persona a persona. Tuttavia i riti civili e religiosi non potranno svolgersi fino a nuove disposizioni, compresi i funerari.
Chiusi i musei, sospesi i servizi per l'infanzia e le scuole che continueranno a svolgere didattica a distanza.