
Coronavirus, Conte presenta la fase 2: «Restiamo comunque a distanza»
Il Presidente del Consiglio ha parlato in conferenza sulle novità in vigore dal 4 maggio
Molfetta - domenica 26 aprile 2020
21.30
Nella serata di oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha presentato la fase 2 con cui l'Italia affronterà l'emergenza sanitaria legata al Coronavirus: si tratta in sostanza di una parziale attenuazione delle restrizioni imposte dal lockdown sancito il 9 marzo per contenere il contagio da COVID-19.
Il nuovo DPCM, valido dal 4 maggio, contiene una serie di indicazioni riguardo gli spostamenti, le distanze interpersonali, gli esercizi commerciali e le attività produttive: «Comincia per tutti la fase di convivenza col virus - spiega il Premier - e siamo consapevoli che la curva del contagio, in alcune aree del paese, potrebbe risalire. Dovremmo assumerci questo rischio con consapevolezza. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi».
Sarà ancora necessaria l'autocertificazione per uscire, ma sarà possibile farlo oltre che per le motivazioni fin qui adottate, anche per andare a trovare i parenti ma vietati gli assembramenti. I runner potranno tornare a fare attività fisica all'aperto, ma in solitaria, a meno che non escano con membri del proprio nucleo familiare. Consentite le sessioni di allenamento di atleti professionisti e non professionisti. Ancora stop alle funzioni religiose, riprenderanno solo i funerali ma con esclusiva partecipazione di congiunti per un massimo di 15 persone. Consentito accesso a ville e giardini pubblici, ma i sindaci potranno disporne la chiusura se non sarà possibile garantire il controllo e il rispetto delle regole di distanziamento sociale.
Dal 4 maggio ripartiranno alcune linee produttive (manifatture, costruzioni e commercio all'ingrosso funzionale a questi due settori), e la ristorazione potrà effettuare l'asporto evitando anche in questi casi assembramenti. Il cibo non dovrà essere consumato nei pressi del locale. Musei e luoghi culturali dovrebbero riaprire i battenti il 18 maggio, e con loro il commercio al dettaglio mentre la scuola resterà chiusa fino a settembre. Parrucchieri ed estetisti saranno gli ultimi a poter ritornare a lavoro data la loro peculiarità che rende difficile il mantenimento delle distanze di sicurezza e potranno riaprire dal 1° giugno così come bar e ristoranti.
Sarà ancora vietato uscire dal proprio comune di residenza e spostarsi tra regioni diverse, se non per necessità documentate o per raggiungere membri della propria famiglia. Obbligatori i dispositivi di protezione il cui prezzo verrà fissato (0,50 euro per le mascherine chirurgiche) e su cui si punta ad eliminare completamente l'Iva.
Il nuovo DPCM, valido dal 4 maggio, contiene una serie di indicazioni riguardo gli spostamenti, le distanze interpersonali, gli esercizi commerciali e le attività produttive: «Comincia per tutti la fase di convivenza col virus - spiega il Premier - e siamo consapevoli che la curva del contagio, in alcune aree del paese, potrebbe risalire. Dovremmo assumerci questo rischio con consapevolezza. Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi».
Sarà ancora necessaria l'autocertificazione per uscire, ma sarà possibile farlo oltre che per le motivazioni fin qui adottate, anche per andare a trovare i parenti ma vietati gli assembramenti. I runner potranno tornare a fare attività fisica all'aperto, ma in solitaria, a meno che non escano con membri del proprio nucleo familiare. Consentite le sessioni di allenamento di atleti professionisti e non professionisti. Ancora stop alle funzioni religiose, riprenderanno solo i funerali ma con esclusiva partecipazione di congiunti per un massimo di 15 persone. Consentito accesso a ville e giardini pubblici, ma i sindaci potranno disporne la chiusura se non sarà possibile garantire il controllo e il rispetto delle regole di distanziamento sociale.
Dal 4 maggio ripartiranno alcune linee produttive (manifatture, costruzioni e commercio all'ingrosso funzionale a questi due settori), e la ristorazione potrà effettuare l'asporto evitando anche in questi casi assembramenti. Il cibo non dovrà essere consumato nei pressi del locale. Musei e luoghi culturali dovrebbero riaprire i battenti il 18 maggio, e con loro il commercio al dettaglio mentre la scuola resterà chiusa fino a settembre. Parrucchieri ed estetisti saranno gli ultimi a poter ritornare a lavoro data la loro peculiarità che rende difficile il mantenimento delle distanze di sicurezza e potranno riaprire dal 1° giugno così come bar e ristoranti.
Sarà ancora vietato uscire dal proprio comune di residenza e spostarsi tra regioni diverse, se non per necessità documentate o per raggiungere membri della propria famiglia. Obbligatori i dispositivi di protezione il cui prezzo verrà fissato (0,50 euro per le mascherine chirurgiche) e su cui si punta ad eliminare completamente l'Iva.