
Chiesa locale
Concluse ieri le celebrazioni in onore della “Medonne du Tremelizze” - TUTTE LE FOTO
In allegato tutti gli scatti di Ruggiero de Virgilio durante il corteo di chiusura
Molfetta - lunedì 12 maggio 2025
9.08
Si sono concluse ieri a Molfetta le celebrazioni in onore della "Medonne du Tremelizze", la Madonna del Terremoto. Il culto ha radici antichissime e si lega a un evento straordinario avvenuto all'alba dell'11 maggio 1560, quando una violenta scossa sismica colpì il nord barese.
Il terremoto, stimato intorno all'ottavo grado della scala Mercalli (6.4 Richter), causò gravi danni e centinaia di vittime in città vicine come Barletta e Bisceglie. Molfetta, invece, uscì miracolosamente illesa: né morti né crolli furono registrati. Un fatto che la popolazione attribuì alla protezione della Madonna dei Martiri, da sempre considerata patrona e protettrice della città.
In segno di gratitudine, negli anni successivi venne eretto un piccolo altare lungo la strada che porta all'omonima basilica, e successivamente un'edicola votiva con un'iscrizione che commemorava il miracolo. Ancora oggi, l'11 maggio, l'edicola viene adornata con fiori freschi. Inoltre, fu stabilito un voto solenne: ogni anno, in questa data, i molfettesi si sarebbero recati in processione al santuario per ringraziare la Vergine. Il voto fu suggellato con il vescovo dell'epoca, Nicolò Maiorani.
A distanza di secoli, la tradizione è ancora viva. In preparazione alla festa, il comitato Feste Patronali ha organizzato un ricco calendario di eventi. Durante la funzione finale è stato raccolto l'olio per illuminare il simulacro fino alla festa del 2026, ed è stato letto l'atto di consacrazione della comunità parrocchiale alla compatrona della città, venerata insieme a San Corrado. In allegato tutti gli scatti di Ruggiero de Virgilio (ph.Ruggy).
Il terremoto, stimato intorno all'ottavo grado della scala Mercalli (6.4 Richter), causò gravi danni e centinaia di vittime in città vicine come Barletta e Bisceglie. Molfetta, invece, uscì miracolosamente illesa: né morti né crolli furono registrati. Un fatto che la popolazione attribuì alla protezione della Madonna dei Martiri, da sempre considerata patrona e protettrice della città.
In segno di gratitudine, negli anni successivi venne eretto un piccolo altare lungo la strada che porta all'omonima basilica, e successivamente un'edicola votiva con un'iscrizione che commemorava il miracolo. Ancora oggi, l'11 maggio, l'edicola viene adornata con fiori freschi. Inoltre, fu stabilito un voto solenne: ogni anno, in questa data, i molfettesi si sarebbero recati in processione al santuario per ringraziare la Vergine. Il voto fu suggellato con il vescovo dell'epoca, Nicolò Maiorani.
A distanza di secoli, la tradizione è ancora viva. In preparazione alla festa, il comitato Feste Patronali ha organizzato un ricco calendario di eventi. Durante la funzione finale è stato raccolto l'olio per illuminare il simulacro fino alla festa del 2026, ed è stato letto l'atto di consacrazione della comunità parrocchiale alla compatrona della città, venerata insieme a San Corrado. In allegato tutti gli scatti di Ruggiero de Virgilio (ph.Ruggy).