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Chiude la chirurgia a Terlizzi, le urgenze al pronto soccorso di Molfetta
L'ufficialità attraverso una nota diramata dall'ASL Bari
Molfetta - venerdì 27 dicembre 2019
18.56
Il reparto di "Chirurgia" nell'ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi chiuderà domani, sabato 28 dicembre 2019, e tutte le emergenze-urgenze saranno dirottate al primo soccorso dell'ospedale "Monsignor Bello" di Molfetta.
È quanto emerge da nota ufficiale firmata dall'Asl Bari la quale conferma che saranno disattivati i posti letto di Chirurgia, mentre il personale sarà redistribuito altrove.
«È una brutta notizia non solo per Terlizzi, ma per tutto il territorio del Nord Barese - commenta Ninni Gemmato, primo cittadino terlizzese-. Alla decisione di chiudere definitivamente il pronto soccorso e l'ospedale di Terlizzi non corrisponde infatti un potenziamento delle altre strutture ospedaliere limitrofe.
«Questa ennesima operazione di sottrazione da parte del presidente Emiliano - scrive il Sindaco di Terlizzi - finisce per indebolire ulteriormente la rete di assistenza ospedaliera in tutto il Nord Barese. Nell'ospedale Sarcone ci sono sale operatorie e altre attrezzature chirurgiche modernissime, costate centinaia di migliaia di euro... mi chiedo che senso abbia tutto questo. Dopo aver chiuso già Pneumologia, anche questa decisione va nella direzione esattamente contraria agli impegni che Emiliano aveva preso firmando la Carta di Ruvo insieme al dottor Felice Spaccavento».
«In quel documento - evidenzia il primo cittadino terlizzese - si partiva da un dato di fatto estremamente grave: quasi 200 mila abitanti tra Molfetta, Terlizzi, Corato, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e parte di Bitonto, non hanno - ad almeno mezz'ora di auto - servizi di emergenza e di diagnostica essenziali come la rianimazione, l'unità di terapia intensiva coronarica, la risonanza magnetica. Nei tre presidi di Molfetta, Corato e Terlizzi mancano del tutto alcune unità operative previste per legge nei presidi di primo livello come neurologia, psichiatria, oncologia, otorinolaringoiatria.
A questo quadro, già di per sé gravissimo, ora si somma la scelta di concentrare le emergenze chirurgiche solo nel pronto soccorso di Molfetta», è la conclusione di Gemmato.
È quanto emerge da nota ufficiale firmata dall'Asl Bari la quale conferma che saranno disattivati i posti letto di Chirurgia, mentre il personale sarà redistribuito altrove.
«È una brutta notizia non solo per Terlizzi, ma per tutto il territorio del Nord Barese - commenta Ninni Gemmato, primo cittadino terlizzese-. Alla decisione di chiudere definitivamente il pronto soccorso e l'ospedale di Terlizzi non corrisponde infatti un potenziamento delle altre strutture ospedaliere limitrofe.
«Questa ennesima operazione di sottrazione da parte del presidente Emiliano - scrive il Sindaco di Terlizzi - finisce per indebolire ulteriormente la rete di assistenza ospedaliera in tutto il Nord Barese. Nell'ospedale Sarcone ci sono sale operatorie e altre attrezzature chirurgiche modernissime, costate centinaia di migliaia di euro... mi chiedo che senso abbia tutto questo. Dopo aver chiuso già Pneumologia, anche questa decisione va nella direzione esattamente contraria agli impegni che Emiliano aveva preso firmando la Carta di Ruvo insieme al dottor Felice Spaccavento».
«In quel documento - evidenzia il primo cittadino terlizzese - si partiva da un dato di fatto estremamente grave: quasi 200 mila abitanti tra Molfetta, Terlizzi, Corato, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e parte di Bitonto, non hanno - ad almeno mezz'ora di auto - servizi di emergenza e di diagnostica essenziali come la rianimazione, l'unità di terapia intensiva coronarica, la risonanza magnetica. Nei tre presidi di Molfetta, Corato e Terlizzi mancano del tutto alcune unità operative previste per legge nei presidi di primo livello come neurologia, psichiatria, oncologia, otorinolaringoiatria.
A questo quadro, già di per sé gravissimo, ora si somma la scelta di concentrare le emergenze chirurgiche solo nel pronto soccorso di Molfetta», è la conclusione di Gemmato.