Uno dei chioschi danneggiato
Uno dei chioschi danneggiato
Cronaca

Chioschi distrutti, Maggialetti: «Capito perché non si investe su Molfetta?»

Nottata di follia nella zona dell'ex Park Club: i locali appena ristrutturati, sono stati già devastati

Ignoti, nella notte appena trascorsa, hanno devastato alcuni chioschi in legno recentemente ristrutturati nell'area dell'ex Park Club e pronti ad aprire i battenti in vista dei tre mesi più caldi dell'anno. «La devastazione di opere appena installate è segno del profondo degrado che coinvolge una parte della nostra comunità».

A parlare, in un post su Facebook, è l'imprenditore molfettese Roberto Maggialetti, attivo nel campo della ristorazione: «Si tratta di gente senza scrupoli e che ha ben altri interessi che la valorizzazione del bene comune. Gente che rende Molfetta un paese con un grande potenziale, ma incapace di spiccare il volo. Sono atti intimidatori che si aggiungono ad attacchi verbali e scritti su social e giornali da parte di qualcuno che non vuole l'avvio di quest'area per chissà quali interessi».
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Chioschi distrutti, Maggialetti: «Capito perché non si investe su Molfetta?»Chioschi distrutti, Maggialetti: «Capito perché non si investe su Molfetta?»Chioschi distrutti, Maggialetti: «Capito perché non si investe su Molfetta?»Chioschi distrutti, Maggialetti: «Capito perché non si investe su Molfetta?»
L'episodio, denunciato ai Carabinieri della locale Stazione (al vaglio dei militari ci sono le telecamere di sicurezza, nda), segue una serie di altri atti intimidatori avvenuti nei giorni scorsi. «Gli atti di violenza sono da condannare in ogni sede e in ogni luogo e chi non denuncia è complice. Il Park Club resta e resterà un bene pubblico, fruibile dall'intera comunità, con libero accesso e con servizi privati che garantiranno a bambini, giovani e anziani un ristoro nelle calde giornate estive».

A stretto giro, sempre sul popolare social network, è giunto il commento di Palazzo di Città, attraverso un post del vice sindaco Antonio Ancona: «Faremo di tutto per scoprire i colpevoli». Infine un appello rivolto all'imprenditore di Molfetta: «Comprendo il tuo rammarico, ma devi andare avanti con forza e determinazione».
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