
Centro Molfetta bloccato, i residenti: «Nessun riguardo per le esigenze di chi ci vive»
Lungo confronto nei pressi della villa comunale con la Polizia Locale
Molfetta - giovedì 5 settembre 2019
10.40
Il centro città di Molfetta è di fatto bloccato da qualche ora. Lo sarà fino alla conclusione della Festa Patronale.
Dalle 8 di questa mattina, infatti, vige il divieto di sosta e fermata in Villa Comunale, da domani esteso a Corso Dante e Banchina San Domenico. Conseguenze? Niente parcheggi, già carenti nella zona, e traffico deviato.
Inoltre, nei pressi della grande Croce in onore di don Tonino Bello in Piazza Garibaldi, operai al lavoro per il montaggio di un palco dove in serata ci sarà anche una manifestazione
Negli scorsi minuti un gruppo di residenti ha avuto un lungo confronto con gli Agenti della Polizia Locale, sul luogo in servizio. Rimostranze, richieste di tolleranza verso chi abita e che si vede costretto a mutare per diversi giorni le proprie abitudini.
«Il problema non è la Festa Patronale, ci siamo abituati. Il problema sono i giorni in più rispetto a quelli canonici, che cadono in giorni feriali, lavorativi. Ci sono attività commerciali qui, c'è chi ci abita e deve muoversi per andare a lavoro e non dimentichiamo anche i malati che hanno bisogno di assistenza, cura e magari pure trasporto: sono disagi ulteriori, maggiori», spiega un residente.
«Abbiamo cercato di far capire la nostra posizione, ci è stato risposto di avere pazienza. Qui non si tratta di avere più o meno pazienza, si tratta di avere riguardo alle nostre esigenze di vita quotidiana», conclude.
Dalle 8 di questa mattina, infatti, vige il divieto di sosta e fermata in Villa Comunale, da domani esteso a Corso Dante e Banchina San Domenico. Conseguenze? Niente parcheggi, già carenti nella zona, e traffico deviato.
Inoltre, nei pressi della grande Croce in onore di don Tonino Bello in Piazza Garibaldi, operai al lavoro per il montaggio di un palco dove in serata ci sarà anche una manifestazione
Negli scorsi minuti un gruppo di residenti ha avuto un lungo confronto con gli Agenti della Polizia Locale, sul luogo in servizio. Rimostranze, richieste di tolleranza verso chi abita e che si vede costretto a mutare per diversi giorni le proprie abitudini.
«Il problema non è la Festa Patronale, ci siamo abituati. Il problema sono i giorni in più rispetto a quelli canonici, che cadono in giorni feriali, lavorativi. Ci sono attività commerciali qui, c'è chi ci abita e deve muoversi per andare a lavoro e non dimentichiamo anche i malati che hanno bisogno di assistenza, cura e magari pure trasporto: sono disagi ulteriori, maggiori», spiega un residente.
«Abbiamo cercato di far capire la nostra posizione, ci è stato risposto di avere pazienza. Qui non si tratta di avere più o meno pazienza, si tratta di avere riguardo alle nostre esigenze di vita quotidiana», conclude.