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Carnicella, il cordoglio del Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani
La nota: «Coltivare la memoria significa scegliere ogni giorno da che parte stare»
Di seguito si riporta il cordoglio del coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani per il trentatreesimo anniversario dell'uccisione del sindaco Gianni Carnicella
Nel trentatreesimo anniversario dell'uccisione del sindaco Gianni Carnicella, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani si unisce al cordoglio della città di Molfetta e dell'intera comunità democratica italiana, nel ricordo di una figura che ha saputo incarnare, con rara integrità, il senso più autentico del servizio pubblico e della responsabilità civica.
Era il 7 luglio 1992 quando, nel cuore di un pomeriggio torrido, il sindaco di Molfetta veniva assassinato sul sagrato della chiesa di San Bernardino, mentre tentava di difendere i valori della legalità e della trasparenza in un contesto segnato da tensioni e opacità. Aveva solo 43 anni, ma già alle spalle una vita spesa in nome della coerenza, del dialogo con i cittadini, della lotta pacifica a ogni forma di sopruso.
Il suo sacrificio non può e non deve essere ricordato soltanto nell'anniversario della sua tragica scomparsa. Il ricordo di Gianni Carnicella, per essere autentico, deve diventare quotidiano esercizio di responsabilità, modello etico per le nuove generazioni, stimolo concreto per chi opera nelle istituzioni e nella società civile.
In questo processo, la scuola ha un ruolo centrale e insostituibile. Non può limitarsi a commemorare, ma deve formare. Non può delegare alla retorica, ma deve costruire conoscenza, senso critico, partecipazione. È nelle aule scolastiche, nelle attività di educazione civica, nelle discussioni aperte tra studenti e docenti che l'esempio di figure come Gianni Carnicella può continuare a vivere, diventando parte del tessuto etico delle comunità.
La scelta della famiglia Carnicella di non partecipare alla cerimonia ufficiale, in segno di dissenso rispetto a recenti vicende giudiziarie locali, non può essere ignorata. È un gesto che richiama tutti — cittadini, amministratori, educatori — a vigilare costantemente sull'autenticità delle istituzioni, affinché la legalità non venga celebrata solo a parole ma incarnata ogni giorno nelle scelte politiche e amministrative.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani invita le istituzioni scolastiche a promuovere percorsi stabili e strutturati dedicati alla legalità e alla memoria attiva, affinché il nome di Gianni Carnicella non sia soltanto inciso nelle lapidi, ma nei pensieri e nei comportamenti delle generazioni che verranno.
Coltivare la memoria significa scegliere ogni giorno da che parte stare. E la scuola, come presidio democratico e laboratorio di futuro, ha il dovere di orientare questa scelta con responsabilità, chiarezza e passione civile.