
Boom di prenotazioni nei ristoranti di Molfetta per il primo weekend in zona gialla
Tantissime richieste per San Valentino. Diversi locali in sold out
Molfetta - venerdì 12 febbraio 2021
15.17
A partire dalla giornata di ieri la Puglia è tornata in zona gialla: il cambio di colore ha fatto inevitabilmente ripartire il settore della ristorazione. Ristoranti, pub, pizzerie, bar e norcinerie hanno riaperto anche a Molfetta i battenti e accogliere i clienti nei propri locali, seppur sempre fino alle ore 18. Sarà sempre obbligatorio ridurre la capienza delle sale e mettere in pratica tutte le misure per permettere ai clienti di poter consumare il pranzo in sicurezza.
Le attività commerciali sono già attive a partire da ieri ma moltissimi clienti hanno deciso di prenotare un posto per il weekend, soprattutto in vista di San Valentino, vera occasione per tante coppie di trascorrere una giornata fuori dopo quasi un mese di zona arancione. Per saperne di più in merito a questo primo fine settimana in zona gialla, abbiamo contattato alcuni ristoratori molfettesi per fare il punto della situazione.
«La parziale riapertura che ci è stata concessa dal cambio di colore - afferma Roberto Maggialetti di Pàlato - è solo un palliativo perché non cancella la crisi che ci accompagna ormai da un anno. Fino a questo momento abbiamo ricevuto poco sostegno sebbene il nostro sia il comparto più colpito da questa pandemia. Per giunta, il fatto di poter essere aperti solo a pranzo non permette neanche di recuperare più di quanto sia stato perso visto che molte attività di ristorazione lavorano di più nelle ore serali. Ci aspettiamo dei segnali sia dal Governo che dall'amministrazione comunale per dare aiuti concreti alle nostre aziende».
«Io ho vissuto la ripresa come una forma di rinascita - ha dichiarato invece Nico Cirillo, titolare tra le altre cose anche di Xo e Tres Jolie - perché poter tornare a prendere un caffè o poter pranzare fuori con dei conoscenti è un qualcosa che manca a tutti. Questi mesi ci hanno tolto quella normalità a cui spesso non riuscivamo neanche a dare la giusta importanza mentre ora ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale. Preferisco vivere questa situazione con spirito propositivo, perché le prenotazioni sono subito arrivate e perché ora non possiamo che affrontare questa battaglia come possiamo. Ho visto persone di nuovo felici di entrare in un bar e fare una colazione seduti al tavolo e questo mi ha dato grande contentezza».
«Abbiamo ricevuto tante richieste per il weekend - riportano i titolari di Beer Condicio e del nuovo Cantine Pop - e siamo contenti di rimetterci subito in carreggiata. Ormai siamo abituati a questa situazione e a tutta l'imprevedibilità che la caratterizza. Non è semplice organizzarsi con preavvisi di breve durata ma il nostro settore sa che adesso deve dare il massimo per recuperare, seppur con mille difficoltà, quanto ci è stato tolto in questo periodo che sembra non finire mai. Sappiamo che servirà del tempo, ma vedere la gente di nuovo felice di potersi sedere con degli amici per bere e mangiare qualcosa».
Tante chiamate anche per i ristoranti sul mare: «Tante prenotazioni per il weekend, forse anche grazie alla ricorrenza di San Valentino - fa sapere Gianni d'Elia dalla Playa del Sol - che porterà diverse coppie a voler trascorrere la mezza giornata fuori. Il meteo forse non ci sorriderà ma noi siamo comunque fiduciosi in questa ripartenza». Stesso discorso per il Ristorante Adriatico: «Conviviamo con questa situazione di precarietà ma ci facciamo trovare pronti laddove il Governo permetta al nostro settore di poter riattivarsi. Felici di aver ricevuto molte richieste di tavolo già per questo fine settimana».
«Noi siamo pieni sia nel weekend che nella giornata di lunedì - dichiarano dalla Vineria di San Domenico - perché le prenotazioni sono state tante e noi possiamo garantire una disponibilità limitata dal distanziamento delle regole anti-Covid. Facciamo il massimo senza mollare mai, seppur nel timore di dover lavorare con la costante incertezza e con la difficoltà di rifornirci a breve termine, non sapendo mai per quanto l'apertura delle nostre attività sarà concessa».
«Per una pizzeria è sempre difficile essere aperti solo a pranzo - spiega Giuseppe Petruzzella del Vecchio Gazebo - perché da noi c'è una cultura della pizza più legata alla cena che purtroppo ci manca da mesi. Le prenotazioni per domenica sono arrivate ugualmente e siamo soddisfatti di ciò. Le chiamate ricevute dai nostri clienti dimostrano di come tanti sentano il desiderio di ripartire anche dai piccoli momenti di spensieratezza».
Le attività commerciali sono già attive a partire da ieri ma moltissimi clienti hanno deciso di prenotare un posto per il weekend, soprattutto in vista di San Valentino, vera occasione per tante coppie di trascorrere una giornata fuori dopo quasi un mese di zona arancione. Per saperne di più in merito a questo primo fine settimana in zona gialla, abbiamo contattato alcuni ristoratori molfettesi per fare il punto della situazione.
«La parziale riapertura che ci è stata concessa dal cambio di colore - afferma Roberto Maggialetti di Pàlato - è solo un palliativo perché non cancella la crisi che ci accompagna ormai da un anno. Fino a questo momento abbiamo ricevuto poco sostegno sebbene il nostro sia il comparto più colpito da questa pandemia. Per giunta, il fatto di poter essere aperti solo a pranzo non permette neanche di recuperare più di quanto sia stato perso visto che molte attività di ristorazione lavorano di più nelle ore serali. Ci aspettiamo dei segnali sia dal Governo che dall'amministrazione comunale per dare aiuti concreti alle nostre aziende».
«Io ho vissuto la ripresa come una forma di rinascita - ha dichiarato invece Nico Cirillo, titolare tra le altre cose anche di Xo e Tres Jolie - perché poter tornare a prendere un caffè o poter pranzare fuori con dei conoscenti è un qualcosa che manca a tutti. Questi mesi ci hanno tolto quella normalità a cui spesso non riuscivamo neanche a dare la giusta importanza mentre ora ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale. Preferisco vivere questa situazione con spirito propositivo, perché le prenotazioni sono subito arrivate e perché ora non possiamo che affrontare questa battaglia come possiamo. Ho visto persone di nuovo felici di entrare in un bar e fare una colazione seduti al tavolo e questo mi ha dato grande contentezza».
«Abbiamo ricevuto tante richieste per il weekend - riportano i titolari di Beer Condicio e del nuovo Cantine Pop - e siamo contenti di rimetterci subito in carreggiata. Ormai siamo abituati a questa situazione e a tutta l'imprevedibilità che la caratterizza. Non è semplice organizzarsi con preavvisi di breve durata ma il nostro settore sa che adesso deve dare il massimo per recuperare, seppur con mille difficoltà, quanto ci è stato tolto in questo periodo che sembra non finire mai. Sappiamo che servirà del tempo, ma vedere la gente di nuovo felice di potersi sedere con degli amici per bere e mangiare qualcosa».
Tante chiamate anche per i ristoranti sul mare: «Tante prenotazioni per il weekend, forse anche grazie alla ricorrenza di San Valentino - fa sapere Gianni d'Elia dalla Playa del Sol - che porterà diverse coppie a voler trascorrere la mezza giornata fuori. Il meteo forse non ci sorriderà ma noi siamo comunque fiduciosi in questa ripartenza». Stesso discorso per il Ristorante Adriatico: «Conviviamo con questa situazione di precarietà ma ci facciamo trovare pronti laddove il Governo permetta al nostro settore di poter riattivarsi. Felici di aver ricevuto molte richieste di tavolo già per questo fine settimana».
«Noi siamo pieni sia nel weekend che nella giornata di lunedì - dichiarano dalla Vineria di San Domenico - perché le prenotazioni sono state tante e noi possiamo garantire una disponibilità limitata dal distanziamento delle regole anti-Covid. Facciamo il massimo senza mollare mai, seppur nel timore di dover lavorare con la costante incertezza e con la difficoltà di rifornirci a breve termine, non sapendo mai per quanto l'apertura delle nostre attività sarà concessa».
«Per una pizzeria è sempre difficile essere aperti solo a pranzo - spiega Giuseppe Petruzzella del Vecchio Gazebo - perché da noi c'è una cultura della pizza più legata alla cena che purtroppo ci manca da mesi. Le prenotazioni per domenica sono arrivate ugualmente e siamo soddisfatti di ciò. Le chiamate ricevute dai nostri clienti dimostrano di come tanti sentano il desiderio di ripartire anche dai piccoli momenti di spensieratezza».