GERVASIO
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Bianca Maria Gervasio si racconta: la passione per la moda e l'amore per Molfetta

La stilista parla del suo lavoro e del legame con le sue radici

La stilista Bianca Maria Gervasio racconta la sua passione per la moda che ha coltivato sin da piccola e poi l' ha portata nella Capitale della moda, Milano. Lo studio, la determinazione, la tenacia sono stati i suoi punti di forza che le hanno dato l'opportunità di essere una donna di successo e di talento. Partendo da Molfetta, sua città natale.

Come nasce la tua passione per la moda?
"La mia passione per la moda nasce da quando ero piccola, dal periodo dell'asilo direi, da quando sul mio piccolo banchetto a casa riempivo bicchieri di acqua colorata, disegnavo ritagliavo e creavo abiti per le bambole, poi, crescendo, da adolescente, quando ho frequentato l'Istituto Tecnico per abbigliamento e moda. Il mio riferimento sono stati i grandi maestri dello stile italiano: Gianni Versace, Gianfranco Ferrè, Mila Schon, Blumarine, le top model, i grandi fotografi Newton in primis e le loro bellissime ed iper estetiche campagne pubblicitarie sparse ed appese in giro per la mia cameretta. Tutto è cominciato allora, osservando questi maestri ho imparato il senso del bello".

Quali sono i tuoi stilisti di riferimento?
"Oggi i miei stilisti di riferimento sono Valentino, Céline, N.21, Rochas, Prada, Giambattista Valli, Del Pozo. Stilisti che hanno saputo rinnovarsi nel tempo o giovani molto contemporanei che creano il senso del bello a 360 grandi, capaci di fare ricerca con i materiali e quindi di dare attuali: strutture forme e femminilità ai capi".

Quando ti sei trasferita a Milano come hai reagito al trasferimento nella Capitale della moda?
"Quando sono arrivata a Milano è stato difficile soprattutto il primo anno, tutto era diverso, molto diverso da Molfetta. Ma la passione per gli studi che avevo intrapreso e per il futuro lavoro mi hanno conquistata in poco tempo, ho visto oltre il grigiore, ho visto gli stimoli culturali, artistici e musicali che mi hanno portata a vedere il mondo della creatività pieno di colore e di suoni".

Ci sono analogie o differenze tra i milanesi e i molfettesi?
"A Milano ci sono moltissimi molfettesi, amici con i quali si condividono momenti, pranzi, visioni di film o serate in compagnia, perlopiù nei week-end. Spesso chi è nato a Milano ha parenti al sud per cui le analogie sono diverse ma poi, nella vita di tutti i giorni, lo stile di vita, il poco tempo per via del tanto lavoro non ti permette più di avere troppi punti in comune. Una delle grandi differenze rispetto a Molfetta è che qui a Milano non c'è il mare quindi è difficile che ci si fermi o ci si rilassi anche durante il giorno per osservare questa grande bellezza. A Milano si corre per produrre è inevitabile, per cui le analogie si perdono in questa simpatica frase: " Chi va piano non è di Milano".

Cosa ti manca della Puglia?
"Della Puglia mi manca tutto e non mi manca nulla, perché spesso e volentieri sono a Molfetta per un caloroso abbraccio della mia Terra, dei miei cari parenti e dei miei amici ai quali sono fortemente affezionata".
  • Bianca Gervasio
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