
Benessere psichico dei bambini molfettesi. Proseguirà il progetto nelle scuole di Molfetta
La decisione dopo gli incontri con psicologi e dirigenti scolastici
Molfetta - giovedì 15 luglio 2021
Proseguirà il progetto "Benessere Psico-Fisico dei bambini, degli adolescenti e dei giovani nelle scuole" di Molfetta.
Lo ha deciso il Comune, prorogando al contempo la validità dell'elenco dei cinquantanove professionisti "idonei e formati dall'Università degli Studi di Bari - si legge nei documenti comunali - nei per ulteriore tre anni a partire dall'anno scolastico 2022-2023, stante l'esigenza di garantire la continuità relazionale di personale già formato, contestualmente aggiornando l'elenco esistente per l'utilizzo".
La necessità di proseguire con il progetto sarebbe emersa nel corso degli incontri svolti dai referenti comunali con gli psicologi coinvolti e con i dirigenti scolastici, incontri dai quali sarebbe anche emerso come l'emergenza Covid-19 "ha reso la figura dello psicologo nelle scuole indispensabile - si legge ancora - a seguito delle difficoltà emotive e relazionali che i ragazzi e docenti sono stati costretti a vivere".
Dirigenti che, non a caso, hanno mostrato tutta la disponibilità a proseguire l'iniziativa nei rispettivi istituti.
Lo ha deciso il Comune, prorogando al contempo la validità dell'elenco dei cinquantanove professionisti "idonei e formati dall'Università degli Studi di Bari - si legge nei documenti comunali - nei per ulteriore tre anni a partire dall'anno scolastico 2022-2023, stante l'esigenza di garantire la continuità relazionale di personale già formato, contestualmente aggiornando l'elenco esistente per l'utilizzo".
La necessità di proseguire con il progetto sarebbe emersa nel corso degli incontri svolti dai referenti comunali con gli psicologi coinvolti e con i dirigenti scolastici, incontri dai quali sarebbe anche emerso come l'emergenza Covid-19 "ha reso la figura dello psicologo nelle scuole indispensabile - si legge ancora - a seguito delle difficoltà emotive e relazionali che i ragazzi e docenti sono stati costretti a vivere".
Dirigenti che, non a caso, hanno mostrato tutta la disponibilità a proseguire l'iniziativa nei rispettivi istituti.