
Assessore Panunzio: «Il Comune di Molfetta vicino a chi è in difficoltà per il Coronavirus»
L'intervista all'assessore per trattare le tematiche sociali legate all'emergenza
Molfetta - giovedì 23 aprile 2020
05.00
All'interno del nostro ciclo di dirette per affrontare temi specifici connessi all'emergenza Coronavirus, abbiamo inserito anche un appuntamento con l'assessore alla Socialità Angela Panunzio, con deleghe, tra le altre cose, anche all'Istruzione, alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità.
In primis, si è parlato della questione legata ai buoni spesa messi a disposizione dal Comune per le famiglie più in difficoltà: «Il Governo ha messo a nostra disposizione circa 450 mila euro per aiutare i cittadini più bisognosi d'aiuto dal punto di vista economico. Si tratta di una cifra importante e per questo è stato necessario analizzare con grande attenzione le richieste che ci sono pervenute. Noi stiamo cercando di aiutare tutti, avendo escluso da questo sostegno soltanto chi ha provato ad aggirare l'ostacolo facendo domanda pur non avendo i requisiti. Con la seconda erogazione, di cui dovranno ancora essere valutate le candidature, cercheremo di accontentare le ulteriori richieste».
Le fasce più deboli della cittadinanza molfettese sono state anche sostenute da grandi gesti di solidarietà di privati e imprenditori: «Abbiamo preso atto con grande piacere della macchina solidale che si è attivata in città, con tante forme di aiuto finalizzate ad alleviare le situazioni di disagio che sono inevitabilmente emerse in queste ultime settimane. Donazioni di mascherine, beni di prima necessità e numerose raccolte fondi hanno favorito il lavoro dei volontari che stanno nobilmente assistendo chi è in difficoltà».
Il Comune, nel non voler lasciare nessuno solo durante l'emergenza, non sta facendo neanche mancare il proprio supporto psicologico: «Una condizione di isolamento non è mai facile da vivere, soprattutto per chi è in età avanzata e si è ritrovato dalla sera alla mattina a dover rinunciare alle proprie indispensabili relazioni sociali. Il servizio psicologico attivo al numero 329490386 è costantemente operativo per poter aiutare in qualsiasi modo chi necessità anche di una semplice conversazione per sentirsi meno solo».
Purtroppo, però, nell'ultimo periodo si è registrato anche un incremento di chiamate al centro anti-violenza: «Questa è una vera e propria piaga sociale che si sta addirittura amplificando a livello nazionale da quando siamo dentro l'emergenza sanitaria. Il nostro cento anti-violenza non ha mai spesso di dare supporto a tutte le donne che hanno denunciato situazioni di malessere o vessazione e anzi invito sempre a chiedere aiuto laddove ci siano situazioni a rischio, perché il centro trova sempre la soluzione più opportuna».
In conclusione, l'assessore ha commentato la nota positiva legata ai progetti europei giovanili che hanno dato a Molfetta una risonanza persino nazionale: «Siamo grati al lavoro che tanti giovani europei stanno compiendo in queste settimane. Sono arrivati nella nostra città con obiettivi diversi ma l'epidemia ha cambiato i loro piani. Mi auguro che l'attivismo di associazioni come InCo aiuti sempre di più la città ad emergere su questo fronte dei progetti europei hanno ricadute positive sia per i ragazzi coinvolti sia per noi che li ospitiamo».
In primis, si è parlato della questione legata ai buoni spesa messi a disposizione dal Comune per le famiglie più in difficoltà: «Il Governo ha messo a nostra disposizione circa 450 mila euro per aiutare i cittadini più bisognosi d'aiuto dal punto di vista economico. Si tratta di una cifra importante e per questo è stato necessario analizzare con grande attenzione le richieste che ci sono pervenute. Noi stiamo cercando di aiutare tutti, avendo escluso da questo sostegno soltanto chi ha provato ad aggirare l'ostacolo facendo domanda pur non avendo i requisiti. Con la seconda erogazione, di cui dovranno ancora essere valutate le candidature, cercheremo di accontentare le ulteriori richieste».
Le fasce più deboli della cittadinanza molfettese sono state anche sostenute da grandi gesti di solidarietà di privati e imprenditori: «Abbiamo preso atto con grande piacere della macchina solidale che si è attivata in città, con tante forme di aiuto finalizzate ad alleviare le situazioni di disagio che sono inevitabilmente emerse in queste ultime settimane. Donazioni di mascherine, beni di prima necessità e numerose raccolte fondi hanno favorito il lavoro dei volontari che stanno nobilmente assistendo chi è in difficoltà».
Il Comune, nel non voler lasciare nessuno solo durante l'emergenza, non sta facendo neanche mancare il proprio supporto psicologico: «Una condizione di isolamento non è mai facile da vivere, soprattutto per chi è in età avanzata e si è ritrovato dalla sera alla mattina a dover rinunciare alle proprie indispensabili relazioni sociali. Il servizio psicologico attivo al numero 329490386 è costantemente operativo per poter aiutare in qualsiasi modo chi necessità anche di una semplice conversazione per sentirsi meno solo».
Purtroppo, però, nell'ultimo periodo si è registrato anche un incremento di chiamate al centro anti-violenza: «Questa è una vera e propria piaga sociale che si sta addirittura amplificando a livello nazionale da quando siamo dentro l'emergenza sanitaria. Il nostro cento anti-violenza non ha mai spesso di dare supporto a tutte le donne che hanno denunciato situazioni di malessere o vessazione e anzi invito sempre a chiedere aiuto laddove ci siano situazioni a rischio, perché il centro trova sempre la soluzione più opportuna».
In conclusione, l'assessore ha commentato la nota positiva legata ai progetti europei giovanili che hanno dato a Molfetta una risonanza persino nazionale: «Siamo grati al lavoro che tanti giovani europei stanno compiendo in queste settimane. Sono arrivati nella nostra città con obiettivi diversi ma l'epidemia ha cambiato i loro piani. Mi auguro che l'attivismo di associazioni come InCo aiuti sempre di più la città ad emergere su questo fronte dei progetti europei hanno ricadute positive sia per i ragazzi coinvolti sia per noi che li ospitiamo».