
ANPI Molfetta: «Ogni giorno sia un 25 aprile nello spirito»
La nota della sezione locale dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Molfetta - domenica 25 aprile 2021
15.00
Anche l'ANPI Molfetta ha preso parte alla celebrazione che oggi, nel rispetto delle norme anti-Covid, si è tenuta in Piazza Garibaldi per rendere omaggio alla Festa della Liberazione.
«Ricordare diventa sempre più difficile: ogni anno che passa è una foglia in meno dell'albero della memoria che ognuno di noi coltiva dentro di sé, anche quando questa memoria dovrebbe essere collettiva e viene invece relegata a pura retorica istituzionale. Come ANPI Molfetta è nostro dovere, invece, innaffiare e continuare ad accudire questa preziosa pianta e vogliamo farlo non solo oggi, 25 aprile festa che dovrebbe unire invece di dividere, festa che dovrebbe salvaguardare invece di affossare, festa che dovrebbe essere di tutti e non di sempre meno.
Questo 25 aprile, come ANPI Molfetta, non vogliamo solo rendere omaggio e ribadire il nostro grazie a chi scelse di combattere dalla parte giusta più di 75 anni fa, a chi scelse la parte avversa al nazifascismo: vogliamo invece fare nostro l'appello dei sempre più rari testimoni della Resistenza, ovvero il "portare avanti la lotta partigiana". Oggi vogliamo ribadire con forza che la Resistenza non è un percorso estinto, non è un albero secco ma è, e deve essere, un impegno da portare avanti con costanza, diligenza e franchezza, anche oggi, anche a Molfetta. Perché oggi il fascismo ha cambiato nome, forma e volti ma non sostanza e noi, come ANPI, vogliamo portare avanti la nostra missione, a partire dalle piccole cose che ancora ora meritano giustizia e liberazione, anche a Molfetta. Molfetta, la città di Gaetano Salvemini, antifascista, fuoriuscito e meridionalista di cui tra due anni ricorreranno i 150 dalla nascita.
Ma anche la città dove il destino, o una commissione toponomastica ingrata e priva di memoria storica, hanno fatto sì che la strada intitolata a Tommaso Fiore, antifascista, termini laddove inizia via Giorgio Almirante, fascista, razzista, repubblichino che definì "il razzismo come il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato". È pertanto nostro auspicio che questo 25 aprile diventi una data da cui ripartire, da cui avviare un dibattito che coinvolga tutte le realtà che si ritrovano negli ideali antifascisti, costituzionali e democratici attorno alle tante cose che ancora si possono e si devono fare nella nostra città.
A partire dal cancellare l'onta di "via Almirante", che nulla ha avuto a che fare con Molfetta, per continuare poi insieme in un programma di iniziative storiche, culturali e sociali che ravvivino i sentimenti antifascisti nella nostra città. Come Anpi Molfetta vogliamo lanciare un appello a tutti i cittadini, le associazioni ed i partiti che ancora credono nella Resistenza e che ogni giorno scelgono da che parte stare affinché, a partire dal reintitolare via Almirante , si aggreghino a noi in un percorso attivo, culturale ed antifascista per mantenere vivi, anche a Molfetta, le idee della Resistenza. Affinché sia ogni giorno un 25 aprile!».
«Ricordare diventa sempre più difficile: ogni anno che passa è una foglia in meno dell'albero della memoria che ognuno di noi coltiva dentro di sé, anche quando questa memoria dovrebbe essere collettiva e viene invece relegata a pura retorica istituzionale. Come ANPI Molfetta è nostro dovere, invece, innaffiare e continuare ad accudire questa preziosa pianta e vogliamo farlo non solo oggi, 25 aprile festa che dovrebbe unire invece di dividere, festa che dovrebbe salvaguardare invece di affossare, festa che dovrebbe essere di tutti e non di sempre meno.
Questo 25 aprile, come ANPI Molfetta, non vogliamo solo rendere omaggio e ribadire il nostro grazie a chi scelse di combattere dalla parte giusta più di 75 anni fa, a chi scelse la parte avversa al nazifascismo: vogliamo invece fare nostro l'appello dei sempre più rari testimoni della Resistenza, ovvero il "portare avanti la lotta partigiana". Oggi vogliamo ribadire con forza che la Resistenza non è un percorso estinto, non è un albero secco ma è, e deve essere, un impegno da portare avanti con costanza, diligenza e franchezza, anche oggi, anche a Molfetta. Perché oggi il fascismo ha cambiato nome, forma e volti ma non sostanza e noi, come ANPI, vogliamo portare avanti la nostra missione, a partire dalle piccole cose che ancora ora meritano giustizia e liberazione, anche a Molfetta. Molfetta, la città di Gaetano Salvemini, antifascista, fuoriuscito e meridionalista di cui tra due anni ricorreranno i 150 dalla nascita.
Ma anche la città dove il destino, o una commissione toponomastica ingrata e priva di memoria storica, hanno fatto sì che la strada intitolata a Tommaso Fiore, antifascista, termini laddove inizia via Giorgio Almirante, fascista, razzista, repubblichino che definì "il razzismo come il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato". È pertanto nostro auspicio che questo 25 aprile diventi una data da cui ripartire, da cui avviare un dibattito che coinvolga tutte le realtà che si ritrovano negli ideali antifascisti, costituzionali e democratici attorno alle tante cose che ancora si possono e si devono fare nella nostra città.
A partire dal cancellare l'onta di "via Almirante", che nulla ha avuto a che fare con Molfetta, per continuare poi insieme in un programma di iniziative storiche, culturali e sociali che ravvivino i sentimenti antifascisti nella nostra città. Come Anpi Molfetta vogliamo lanciare un appello a tutti i cittadini, le associazioni ed i partiti che ancora credono nella Resistenza e che ogni giorno scelgono da che parte stare affinché, a partire dal reintitolare via Almirante , si aggreghino a noi in un percorso attivo, culturale ed antifascista per mantenere vivi, anche a Molfetta, le idee della Resistenza. Affinché sia ogni giorno un 25 aprile!».