
Ancona: «Le riaperture favoriranno una migliore distribuzione dei cittadini a Molfetta»
Le associazioni volontarie hanno consegnato più di 3.000 mascherine nel weekend
Molfetta - lunedì 18 maggio 2020
La giornata di oggi, lunedì 18 maggio, rappresenta un chiaro momento di svolta all'interno della fase 2 dell'emergenza Coronavirus, con la ripresa di numerose attività commerciali grazie all'ultimo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte a cui ha fatto seguito l'ordinanza sindacale di Minervini, visto anche il via libera ricevuto da Michele Emiliano.
Possibilità di muoversi liberamente all'interno della regione e di incontrare gli amici, riapertura di negozi, centri estetici e acconciatori e, inoltre, ritorno della tanto attesa ristorazione al tavolo per bar, pub, ristoranti e pizzerie. Un passo deciso verso la normalità, anche se con restrittive regole da rispettare da parte degli esercenti e con la solita attenzione richiesta ai cittadini: niente assembramenti, uso della mascherina e igiene costante delle mani.
Per fare il punto rispetto alla prima parte della fase 2 e soprattutto per proiettarci su questo nuovo inizio, abbiamo contattato l'assessore alla Sicurezza e al Marketing territoriale Antonio Ancona: «Senza dubbio le numerose aperture che prendono il via oggi favoriranno un ulteriore ripristino della nostra vita normale, anche se per alcuni mesi sarà necessario adattarsi ad una normalità diversa. Dopo la lunga chiusura del lockdown e dopo questa fase di transizione iniziata dal 4 maggio, era inevitabile un ulteriore allentamento delle restrizioni».
«Il quadro sanitario della Puglia - ha aggiunto Ancona - è assolutamente sotto controllo, motivo per cui si è optato per anticipare il via libera per quelle attività che hanno il bisogno di ripartire. Anche se da oggi c'è libertà di movimento, le numerose riaperture favoriranno una naturale distribuzione delle persone perché ovviamente saranno più popolate tutte le zone della città e non solo la zona del porto e del Lungomare, come accaduto nei giorni scorsi. Soprattutto nelle ore serali, sarà importante la possibilità di usufruire nuovamente dei servizi di ristorazione al banco e al tavolo».
Negli ultimi giorni si è parlato a più riprese di una quantità eccessiva di persone in strada: «Il monitoraggio è stato effettuato, soprattutto in seguito ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute. Poi è certo che non si possano controllare tutti, anche perché basta un minimo senso di responsabilità per rispettare le regole che da mesi ormai ripetiamo quotidianamente. Le persone in strada ci sono a Molfetta come anche in tutte le altre città. Nel weekend sono state consegnate anche numerose mascherine gratuite ai cittadini che ne erano sprovvisti e mi è stato riferito dalle associazioni adibite alla distribuzione che a volte, soprattutto i più giovani, sono refrattari nell'indossare questa protezione persino se offerta dai volontari».
«Molfetta è pronta per ripartire - conclude l'assessore - e nonostante le polemiche emerse i numeri parlano chiaro sul fatto che l'emergenza sia stata ben gestita in città, al punto che anche alcuni Comuni limitrofi hanno richiesto i modelli delle nostre ordinanze sindacali per avere dei riferimenti in merito alle normative da far rispettare dalla propria cittadinanza. Le bottiglie lasciate sul Lungomare? Si tratta di un fenomeno tristemente diffuso anche in altri centri. I contenitori ci sono e anzi stiamo aumentando la loro diffusione: se vengono lasciati i rifiuti a pochi passi dal luogo in cui andrebbero gettati, è un problema di civiltà».
Possibilità di muoversi liberamente all'interno della regione e di incontrare gli amici, riapertura di negozi, centri estetici e acconciatori e, inoltre, ritorno della tanto attesa ristorazione al tavolo per bar, pub, ristoranti e pizzerie. Un passo deciso verso la normalità, anche se con restrittive regole da rispettare da parte degli esercenti e con la solita attenzione richiesta ai cittadini: niente assembramenti, uso della mascherina e igiene costante delle mani.
Per fare il punto rispetto alla prima parte della fase 2 e soprattutto per proiettarci su questo nuovo inizio, abbiamo contattato l'assessore alla Sicurezza e al Marketing territoriale Antonio Ancona: «Senza dubbio le numerose aperture che prendono il via oggi favoriranno un ulteriore ripristino della nostra vita normale, anche se per alcuni mesi sarà necessario adattarsi ad una normalità diversa. Dopo la lunga chiusura del lockdown e dopo questa fase di transizione iniziata dal 4 maggio, era inevitabile un ulteriore allentamento delle restrizioni».
«Il quadro sanitario della Puglia - ha aggiunto Ancona - è assolutamente sotto controllo, motivo per cui si è optato per anticipare il via libera per quelle attività che hanno il bisogno di ripartire. Anche se da oggi c'è libertà di movimento, le numerose riaperture favoriranno una naturale distribuzione delle persone perché ovviamente saranno più popolate tutte le zone della città e non solo la zona del porto e del Lungomare, come accaduto nei giorni scorsi. Soprattutto nelle ore serali, sarà importante la possibilità di usufruire nuovamente dei servizi di ristorazione al banco e al tavolo».
Negli ultimi giorni si è parlato a più riprese di una quantità eccessiva di persone in strada: «Il monitoraggio è stato effettuato, soprattutto in seguito ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute. Poi è certo che non si possano controllare tutti, anche perché basta un minimo senso di responsabilità per rispettare le regole che da mesi ormai ripetiamo quotidianamente. Le persone in strada ci sono a Molfetta come anche in tutte le altre città. Nel weekend sono state consegnate anche numerose mascherine gratuite ai cittadini che ne erano sprovvisti e mi è stato riferito dalle associazioni adibite alla distribuzione che a volte, soprattutto i più giovani, sono refrattari nell'indossare questa protezione persino se offerta dai volontari».
«Molfetta è pronta per ripartire - conclude l'assessore - e nonostante le polemiche emerse i numeri parlano chiaro sul fatto che l'emergenza sia stata ben gestita in città, al punto che anche alcuni Comuni limitrofi hanno richiesto i modelli delle nostre ordinanze sindacali per avere dei riferimenti in merito alle normative da far rispettare dalla propria cittadinanza. Le bottiglie lasciate sul Lungomare? Si tratta di un fenomeno tristemente diffuso anche in altri centri. I contenitori ci sono e anzi stiamo aumentando la loro diffusione: se vengono lasciati i rifiuti a pochi passi dal luogo in cui andrebbero gettati, è un problema di civiltà».