
Altra missione umanitaria da Molfetta: don Beppe De Ruvo e Domenico de Candia verso la Moldova
L'obiettivo è portare in salvo altri ucraini in fuga dalla guerra
Molfetta - lunedì 4 aprile 2022
10.36
Altro viaggio umanitario in partenza da Molfetta verso le zone di guerra: don Beppe De Ruvo, parroco della Madonna della Rosa, è partito con Domenico de Candia, Console per la Moldova di Puglia, Basilicata e Molise proprio in direzione della terra moldava, al confine sud-occidentale con l'Ucraina dove tanti profughi arrivano pur di lasciare le zone più pericolose a causa dei continui attacchi delle truppe russe.
La notizia, anticipata dalla nostra redazione già nelle scorse settimane, ha visto proprio nelle scorse ore la partenza alla volta di Palanca, paesino di circa 2mila abitanti che si trova proprio al confine con l'Ucraina ad appena 12 chilometri dalla città di Odessa che da giorni è sotto assedio via mare e da dove si sentono distintamente bombardamenti. L'obiettivo è quello di portare in salvo il maggior numero possibile di profughi in una zona che già di per sé è povera (la Moldova è la nazione con il PIL più basso in tutta Europa) e che da più di un mese è in grande difficoltà essendo molto vicina al conflitto.
Dopo la missione umanitaria di don Gino Samarelli nelle scorse settimane, ecco ancora una volta Molfetta che risponde presente a questa grande emergenza umanitaria: i profughi saranno poi condotti nei centri che hanno già dato la loro disponibilità ad ospitarli per il tempo che sarà necessario.
La notizia, anticipata dalla nostra redazione già nelle scorse settimane, ha visto proprio nelle scorse ore la partenza alla volta di Palanca, paesino di circa 2mila abitanti che si trova proprio al confine con l'Ucraina ad appena 12 chilometri dalla città di Odessa che da giorni è sotto assedio via mare e da dove si sentono distintamente bombardamenti. L'obiettivo è quello di portare in salvo il maggior numero possibile di profughi in una zona che già di per sé è povera (la Moldova è la nazione con il PIL più basso in tutta Europa) e che da più di un mese è in grande difficoltà essendo molto vicina al conflitto.
Dopo la missione umanitaria di don Gino Samarelli nelle scorse settimane, ecco ancora una volta Molfetta che risponde presente a questa grande emergenza umanitaria: i profughi saranno poi condotti nei centri che hanno già dato la loro disponibilità ad ospitarli per il tempo che sarà necessario.