
Cronaca
Affondamento del peschereccio "Morfeo" a Molfetta: confermato il divieto di navigazione
L’imbarcazione è finita sul fondale a circa dieci metri di profondità. Intanto prosegue la raccolta fondi
Molfetta - giovedì 21 agosto 2025
9.40
La Capitaneria di Porto di Molfetta ha confermato l'interdizione temporanea di un'area del nuovo porto commerciale per motivi di sicurezza. Nello specchio d'acqua giace infatti il relitto del motopeschereccio "Morfeo", affondato nella notte tra l'8 e il 9 luglio dopo aver urtato la diga in fase di rientro.
Nel naufragio i quattro marittimi a bordo riuscirono a salvarsi aggrappandosi agli scogli, soccorsi dalla Guardia costiera e dal 118, ma l'imbarcazione è finita sul fondale a circa dieci metri di profondità. La rete da pesca rimasta sospesa sopra lo scafo è già stata rimossa, ma l'area resta critica per la navigazione. Per questo la Capitaneria ha vietato fino a nuovo ordine navigazione, ancoraggio, pesca, balneazione e immersioni nella zona.
Intanto, in queste settimane, la comunità si è mobilitata. Ha già superato i 3.000 euro la raccolta fondi lanciata da due membri dell'equipaggio, Giuseppe Zaza e Domenico Facchini, per coprire le spese della rimozione del relitto, i costi tecnici e per dare un sostegno economico alle famiglie coinvolte.
L'obiettivo è raggiungere i 4.000 euro e la risposta non si è fatta attendere: colleghi pescatori, cittadini e associazioni hanno contribuito, dimostrando una forte solidarietà.
Nel naufragio i quattro marittimi a bordo riuscirono a salvarsi aggrappandosi agli scogli, soccorsi dalla Guardia costiera e dal 118, ma l'imbarcazione è finita sul fondale a circa dieci metri di profondità. La rete da pesca rimasta sospesa sopra lo scafo è già stata rimossa, ma l'area resta critica per la navigazione. Per questo la Capitaneria ha vietato fino a nuovo ordine navigazione, ancoraggio, pesca, balneazione e immersioni nella zona.
Intanto, in queste settimane, la comunità si è mobilitata. Ha già superato i 3.000 euro la raccolta fondi lanciata da due membri dell'equipaggio, Giuseppe Zaza e Domenico Facchini, per coprire le spese della rimozione del relitto, i costi tecnici e per dare un sostegno economico alle famiglie coinvolte.
L'obiettivo è raggiungere i 4.000 euro e la risposta non si è fatta attendere: colleghi pescatori, cittadini e associazioni hanno contribuito, dimostrando una forte solidarietà.