
La Prima Cala poco inclusiva: l'appello di un cittadino per una spiaggia accessibile a tutti
Le sue parole: «Reputo vergognoso che non ci si attivi minimamente per anziani o persone con disabilità»
giovedì 15 maggio 2025
iReport
«È vergognoso che il Comune di Molfetta non riesca – o forse non voglia – attrezzare la Prima Cala a misura di tutti» scrive un nostro lettore in una segnalazione giunta alla nostra redazione.
«Parliamo di una spiaggia frequentata ogni estate da centinaia di persone, ma che continua a presentare ostacoli evidenti e pericolosi. Basta guardare l'accesso al mare: ciottoli grandi, scivolosi, difficili da attraversare persino per un adulto in salute, figuriamoci per un anziano o un disabile».
Secondo il lettore, basterebbero interventi minimi per rendere più sicura e inclusiva la spiaggia: «Non ci vogliono milioni. Servirebbero solo pochi euro e soprattutto un po' di buona volontà. Passerelle antiscivolo, mancorrenti, qualche accorgimento per facilitare l'ingresso e l'uscita dal mare. Nulla di straordinario, solo civiltà».
La segnalazione si conclude con un appello rivolto all'amministrazione comunale: «È tempo di intervenire. Non si può continuare a ignorare le esigenze di chi non ha la fortuna di muoversi con facilità. Il mare è di tutti, non di pochi».
«Parliamo di una spiaggia frequentata ogni estate da centinaia di persone, ma che continua a presentare ostacoli evidenti e pericolosi. Basta guardare l'accesso al mare: ciottoli grandi, scivolosi, difficili da attraversare persino per un adulto in salute, figuriamoci per un anziano o un disabile».
Secondo il lettore, basterebbero interventi minimi per rendere più sicura e inclusiva la spiaggia: «Non ci vogliono milioni. Servirebbero solo pochi euro e soprattutto un po' di buona volontà. Passerelle antiscivolo, mancorrenti, qualche accorgimento per facilitare l'ingresso e l'uscita dal mare. Nulla di straordinario, solo civiltà».
La segnalazione si conclude con un appello rivolto all'amministrazione comunale: «È tempo di intervenire. Non si può continuare a ignorare le esigenze di chi non ha la fortuna di muoversi con facilità. Il mare è di tutti, non di pochi».