
Cani randagi aggressivi a Molfetta: smontano il paraurti di un'auto per attaccare un gatto
L'episodio in Viale Unità d'Italia grazie alle riprese di videosorveglianza di un residente
mercoledì 21 maggio 2025
10.20
iReport
Arriva direttamente da un nostro lettore una segnalazione video di un episodio avvenuto di notte in Viale Unità d'Italia, nella zona di nuova espansione di Molfetta. Come si evince dalle riprese di videosorveglianza della sua abitazione, dei cani randagi hanno rincorso un gatto che ha trovato riparo nel pianale dell'auto.
Nel giro di pochi minuti, il branco di cani ha cercato in tutti i modi di raggiungere il felino, riuscendo addirittura a smontare il paraurti dell'utilitaria dove il gatto aveva cercato di nascondersi. Successivamente, lo stesso animale è stato costretto a fuggire da quel nascondiglio insicuro, trovando però un triste epilogo a breve distanza: nella mattina seguente, infatti, il felino è stato trovato morto a 100 metri dal luogo della ripresa.
«Questo episodio è emblematico per capire la pericolosità di alcuni randagi che si aggirano per le vie di Molfetta - spiega il lettore - soprattutto nelle zone di periferia dove possono godere di più spazi e maggiore libertà. Al tempo stesso, l'aggressività con cui hanno cercato di raggiungere quel gatto fa comprendere come ci sia il rischio anche per chiunque possa ritrovarsi a passare, magari di sera, in queste vie».
«Non si vuole colpevolizzare a prescindere i cani - aggiunge - ma solo far emergere come occorra prevenzione per evitare di attendere un episodio in cui ad essere aggredito possa essere un bambino, un anziano o anche un cittadino a passeggio con il proprio amico a quattro zampe. Aver staccato addirittura un pezzo della vettura pur di attaccare il gatto fornisce la misura della loro aggressività potenziale».
Nel giro di pochi minuti, il branco di cani ha cercato in tutti i modi di raggiungere il felino, riuscendo addirittura a smontare il paraurti dell'utilitaria dove il gatto aveva cercato di nascondersi. Successivamente, lo stesso animale è stato costretto a fuggire da quel nascondiglio insicuro, trovando però un triste epilogo a breve distanza: nella mattina seguente, infatti, il felino è stato trovato morto a 100 metri dal luogo della ripresa.
«Questo episodio è emblematico per capire la pericolosità di alcuni randagi che si aggirano per le vie di Molfetta - spiega il lettore - soprattutto nelle zone di periferia dove possono godere di più spazi e maggiore libertà. Al tempo stesso, l'aggressività con cui hanno cercato di raggiungere quel gatto fa comprendere come ci sia il rischio anche per chiunque possa ritrovarsi a passare, magari di sera, in queste vie».
«Non si vuole colpevolizzare a prescindere i cani - aggiunge - ma solo far emergere come occorra prevenzione per evitare di attendere un episodio in cui ad essere aggredito possa essere un bambino, un anziano o anche un cittadino a passeggio con il proprio amico a quattro zampe. Aver staccato addirittura un pezzo della vettura pur di attaccare il gatto fornisce la misura della loro aggressività potenziale».