Trasferimento mercato settimanale a Molfetta, le posizioni di Confcommercio e Confesercenti

Le parole di Raffaella Altamura e Salvatore Farinato

mercoledì 5 febbraio 2020 14.31
Sulla questione relativa al trasferimento del mercato settimanale del Giovedì di Molfetta, intervengono l'Avv. Raffaella Altamura Presidente provinciale della Confesrcenti e Salvatore Farinato responsabile comunale di Confcommercio che da tempo stanno seguendo le fasi concertative di questa vicenda.

Afferma la Presidente Altamura: "Condividiamo le inquietudini che attanagliano in queste ore gli operatori, tuttavia al contempo siamo soddisfatti del risultato che, con il nostro lavoro concertativo, abbiamo ottenuto a seguito di un proficuo tavolo avviato con l'amministrazione che sta condividendo con le scriventi associazione qualsivoglia passaggio".
Continua Farinato: "Proprio grazie al lavoro concertativo, di cui rivendichiamo la paternità, domani, giovedì 6 febbraio, sarà effettuato un primo sopralluogo, con agenti della polizia locale e nostri rappresentanti, nel corso del mercato, per censire tutti gli operatori, allo scopo di avviare uno studio che definisca con puntualità il loro ricollocamento nella nuova area".

E' notizia poi delle ultime ore, chiariscono i delegati, che l'amministrazione comunale di Molfetta ha individuato una ulteriore area nella zona di espansione a levante della città, da adibire ad area mercatale, la quale in un prossimo futuro potrebbe sostituire totalmente l'area polifunzionale individuata a ridosso di Viale Monsignor Bello.

Continua Altamura affermando che: "continueremo ininterrottamente a seguire il percorso concertativo avviato a tutela di tutta la categoria degli operatori ambulanti che operano all'interno del mercato settimanale, guidati come sempre dal buon senso, dalla necessità di applicare la legge e di contemperare esigenze diversificate, ma stigmatizziamo fermamente e prendiamo le distanze da coloro i quali con atteggiamenti del tutto fuori luogo, finalizzati solo ad una protesta fine a se stessa e non motivata da una reale volontà concertativa, creano momenti di disordine negli uffici comunali".
Conclude Farinato: "ci riserviamo, a salvaguardia delle sigle che rappresentiamo, considerata la continua attività diffamatoria, che da tempo, viene perpetrata da personaggi che si nascondono dietro sigle autoreferenziali non riconosciute e inconsistenti, di adire le vie legali".