Tra nascite e morti, immigrati ed emigrati: come è cambiata Molfetta negli ultimi anni?

I risultati condotti dall'ISTAT e resi noti da InfoData

martedì 16 aprile 2019
A cura di Maria Marino
Dal 2013 al 2017: come è cambiata Molfetta? Tra nascite e morti, tra gente che immigra e gente che emigra. Che fisionomia ha la nostra città?

Le risposte arrivano dai dati raccolti dall'Istat e poi studiati, analizzati e diffusi da InfoData, il portale de "Il sole 24 ore" che racconta l'Italia attraverso numeri e organigramma.
Ebbene Molfetta si è dimostrata in questi quattro anni una perfetta città italiana, e del Sud, dove nascono sempre meno bambini, la popolazione è sempre più anziana e in molti decidono di andare via e altrettanti di arrivarci per ragioni tra le più disparate.

A destare curiosità è un primo dato, quello sull'arrivo di persone da altri Comuni. E' ancora forte nell'immaginario collettivo, ad esempio, la tendenza dei primi anni 2000, quando tanti furono i molfettesi a trasferirsi a Bisceglie, stante un mercato immobiliare molto più economico. Senz'altro, poi, l'evoluzione della zona industriale dove trovano lavoro anche tanti non molfettesi ha fatto sì che diversi lavoratori decidessero di abitare a Molfetta, lasciando il proprio comune di provenienza.
Ebbene nel 2014 furono 526 le persone trasferitesi in città mentre nel 2017 596.
Poche, invece, le persone provenienti dall'estero (in molti casi si tratta di molfettesi che hanno deciso di tornare nella loro città natìa): solo in 147 nel 2014 e 153 nel 2017.

A Molfetta poi nascono in media 450 bambini all'anno. Quello più fecondo è stato il 2015 con 509 bambini venuti al mondo. Le morti, invece, sono mediamente 600 all'anno seppure nel 2017 i decessi sono stati 672.

Poi c'è il capitolo emigrazione.
All'estero si sono trasferiti in media 100 persone ogni 365 giorni negli ultimi quattro anni, in prevalenza giovani. Giovani che costituiscono anche la fetta più grossa di coloro che si sono trasferiti in altri comuni, il picco nel 2014 con 712 persone andate via e con la media annua di circa 500 persone a fare le valige.