Primarie sull'orlo del fallimento: Siragusa chiede pari dignità per il Centro Democratico

Ieri in un'assemblea nervosa, il gruppo non trova la quadra sulle regole e perde un primo pezzo

martedì 4 aprile 2017 23.42
A cura di Nicolò Aurora
«E' vero, non siamo dei giganti come partito, ma senza regole trasparenti e primarie libere, preferiamo non partecipare».
Si può racchiudere in questa dichiarazione di Leonardo Siragusa la riunione, tesa, che si è tenuta ieri sera dal gruppo promotore delle primarie del centrosinistra.

Nella giornata appena trascorsa infatti, Linea Diritta, Sinistra Italiana, DeP, i "dissidenti" del PD ed il Centro Democratico si sono ritrovati presso la sede di uno dei cinque partiti per discutere delle regole da applicare alle primarie.
Una riunione fiume e conclusasi in maniera brusca quando proprio il portavoce del Centro Demoratico, Leonardo Siragusa, consigliere comunale uscente, ha evidenziato delle perplessità sulla decisione di far partecipare alle primarie un elenco di elettori che avrebbero dovuto preiscriversi ad una lista che sarebbe poi passata al vaglio di un "Comitato di Garanzia".

Su questo punto il Centro Democratico non è concorde col resto del gruppo e dopo un acceso confronto, sceglie di lasciare il tavolo «Chiediamo pari dignità per tutti i partiti. E' impensabile che un sindaco non possa esser scelto liberamente dai suoi cittadini» afferma amareggiato, ma deciso, Siragusa che continua «Discuterò col resto del mio partito su come muoverci e decideremo poi cosa fare. Ma se le cose non cambiano, noi siamo fuori».

Una scelta che porta sull'orlo del precipizio il "pentagono" politico, in ottica di una geometria politica in perenne trasformazione, e che sostanzialmente perde, molto probabilmente, un suo lato diventando un "quadrilatero". Ora il rischio che la figura geometrica si trasformi presto in un "singolo punto", dopo stasera, diventa sempre più alto e sempre meno probabile diventa invece la realizzazione delle primarie in tempi utili per le prossime amministrative.