Papa Francesco e don Tonino uniti nel nome della pace

Sempre più similitudini li accomunano

giovedì 7 gennaio 2016
A cura di Paola Copertino
Tra papa Francesco e don Tonino Bello ci sono sempre più punti in comune, tanto che due recenti saggi mettono queste due figure in parallelo. Fra i punti d'incontro il programma: abbandonare i segni del potere e dare spazio a non violenza e tenerezza. Ventitre anni fa don Tonino pronunciava molte frasi che oggi afferma papa Bergoglio, adoperando parole come misericordia, tenerezza, amore.

Il vicepresidente di Pax Christi, Sergio Paronetto, mette in luce queste comunanze nei suoi due ultimi libri, recentemente pubblicati. Si tratta di: "Pace, nuovo umanesimo. Dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco" e "Amare il mondo, creare la pace. Papa Francesco e Tonino Bello" quest'ultimo edito dal La Meridiana. Oltre che nelle parole don Tonino e papa Francesco hanno in comune il programma: edificare una chiesa con il grembiule, pronta a tessere la convivialità delle differenze.

Mons. Bello pensava alla necessità di abbandonare i segni del potere e di dare risonanza al potere dei segni. Il Papa espone lo stesso orientamento in due sue encicliche. Sergio Paronetto si serve delle parole di don Tonino per parlare di pace e del suo significato, dell'importanza che deve rivestire per un cristiano. A legare Bello e Bergoglio è anche la figura di San Francesco. Nel 1962 don Tonino entrava nell'ordine francescano secolare abbracciando i temi cari al poverello di Assisi fra cui: pace, giustizia e salvaguardia del creato. La scelta di Bergoglio, subito dopo essere stato eletto papa, è analoga: assume il nome di Francesco e lo stile. Entrambi, secondo l'autore, mostrano attenzione verso i problemi quotidiani della gente, verso i poveri, privilegiano i volti, le storie delle persone rispetto alle dottrine e ai proclami. Fanno gesti concreti, che si trasformano in azioni. Anche il linguaggio adoperato è simile, non predica, non condanna, ma fa riflettere e risveglia le coscienze, appassionando. Questi due grandi uomini sono legati da un comune sentire e agire e veramente tanto li accomuna, pur a venti anni e oltre di distanza.