Nuovo terminal ferroviario, Rifondazione: «Opera utile ma non come proposto dall'amministrazione»
Il partito: «Sarebbe un errore madornale per la città»
venerdì 19 febbraio 2021
15.37
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura di Rifondazione comunista Molfetta
"Ieri sera abbiamo assistito a un bellissimo confronto sulla proposta di realizzare un nuovo terminal ferroviario e logistico nella nostra città.
Esperti di urbanistica, trasporti, imprenditori e politica che attorno a un tavolo ragionano di come utilizzare al meglio il nostro territorio senza illogici sacrifici ambientali.
Competenze tecniche e visioni politiche a confronto, nella diversità ma con un approccio serio e maturo. Insomma, ieri abbiamo dimostrato come sarebbe possibile ragionare di Molfetta e del suo futuro in modo appropriato, in un modo e con un metodo che le amministrazioni pubbliche dovrebbero far proprio. Mentre invece proseguono nella loro sordità e cecità che poi procurano danni alla comunità.
Dopo quanto emerso ieri sera, grazie al prof. Domenico Gattuso, all'arch. Annamaria Gagliardi, alla dott.ssa Maddalena Pisani e agli interventi di Gennaro Agrimi e Beppe Zanna, sarebbe d'obbligo fermare il procedimento sulla proposta di terminal ferroviario per avviare una pubblica discussione in tutte le sedi istituzionali e colmare le lacune di questo progetto.
Può servire un terminal ferroviario a Molfetta? Sì, ma non come e dove è stato proposto e fatto proprio dall'amministrazione Minervini".
Fermatevi finché siete in tempo, evitate un errore madornale, date la possibilità alla città, al mondo ambientalista, a quello economico, alle forze politiche e al Consiglio comunale di dire la propria con passione e competenza, scopriremo magari che l'idea in sé può essere di gran lunga migliorata. Perché così come è, allo stato, come emerge da atti e documenti, non può che essere bocciata.
"Ieri sera abbiamo assistito a un bellissimo confronto sulla proposta di realizzare un nuovo terminal ferroviario e logistico nella nostra città.
Esperti di urbanistica, trasporti, imprenditori e politica che attorno a un tavolo ragionano di come utilizzare al meglio il nostro territorio senza illogici sacrifici ambientali.
Competenze tecniche e visioni politiche a confronto, nella diversità ma con un approccio serio e maturo. Insomma, ieri abbiamo dimostrato come sarebbe possibile ragionare di Molfetta e del suo futuro in modo appropriato, in un modo e con un metodo che le amministrazioni pubbliche dovrebbero far proprio. Mentre invece proseguono nella loro sordità e cecità che poi procurano danni alla comunità.
Dopo quanto emerso ieri sera, grazie al prof. Domenico Gattuso, all'arch. Annamaria Gagliardi, alla dott.ssa Maddalena Pisani e agli interventi di Gennaro Agrimi e Beppe Zanna, sarebbe d'obbligo fermare il procedimento sulla proposta di terminal ferroviario per avviare una pubblica discussione in tutte le sedi istituzionali e colmare le lacune di questo progetto.
Può servire un terminal ferroviario a Molfetta? Sì, ma non come e dove è stato proposto e fatto proprio dall'amministrazione Minervini".
Fermatevi finché siete in tempo, evitate un errore madornale, date la possibilità alla città, al mondo ambientalista, a quello economico, alle forze politiche e al Consiglio comunale di dire la propria con passione e competenza, scopriremo magari che l'idea in sé può essere di gran lunga migliorata. Perché così come è, allo stato, come emerge da atti e documenti, non può che essere bocciata.