Spaccavento, Minervini, Azzollini: Molfetta già proiettata alle elezioni 2022

Il sindaco vorrebbe ricandidarsi, il medico è il nome che unisce la sinistra, l'ex senatore potrebbe tornare

giovedì 17 giugno 2021 10.34
Il 2022 è lontano ma non troppo. Anzi, vicinissimo verrebbe da dire. Soprattutto per la politica locale che già inizia a lavorare per la creazione di coalizioni e a domandarsi su chi incanalare energie, risorse, voti come candidato sindaco di Molfetta.
Lo scandalo giudiziario causato dall'operazione "Fantasia al potere" ha di fatto accelerato dinamiche che, seppure in sordina, erano iniziate la scorsa estate, in concomitanza con le elezioni regionali.

L'attuale scenario amministrativo - politico sarebbe del tutto cambiato.

Certo, resta quello di Tommaso Minervini ma la sua posizione adesso appare abbastanza debole.
L'attuale sindaco di Molfetta non avrebbe mai nascosto la volontà di ricandidarsi per il secondo mandato consecutivo, il terzo in totale. Tuttavia l'indagine in corso anche su di lui da parte della Procura di Trani, la presa di posizione di alcune forze civiche della sua attuale maggioranza che scricchiola in attesa che il PD formalizzi l'uscita (che sarebbe ormai scontata), pone molti dubbi sulla capacità di Minervini di ripresentarsi all'elettorato molfettese e convincerlo della bontà del proprio progetto come accaduto nel 2017.

Minervini che, tra l'altro, avrebbe ormai perso l'appoggio di Michele Emiliano.
Lontani i tempi in cui il presidente della Regione esortava Molfetta a votare Minervini dai palchi allestiti a Corso Umberto e Piazza Paradiso: il sostegno aperto di Minervini a Saverio Tammacco, candidatosi con La Puglia domani e con Raffaele Fitto presidente nelle elezioni regionali 2020, hanno sancito una spaccatura non ricomponibile.

Emiliano, infatti, avrebbe scommesso su Felice Spaccavento, il nome attorno a cui tutta la sinistra molfettese sarebbe unita. Da Rifondazione comunista, al PD (in particolare i Giovani, ndr) fino ai "guglielmini".
Il dottore, volto del neo movimento "Rinascere" non si è mai nascosto sulla possibilità di correre alla carica di primo cittadino e potrebbe sciogliere ogni dubbio già entro giugno: il 30 sarebbe la data da tenere in testa.
Le indiscrezioni raccontano di un centrosinistra locale che non avrebbe mancato di "corteggiare" il medico, la cui storia è tra l'altro strettamente legata a Guglielmo Minervini: non a caso, proprio gli stretti e storici collaboratori dell'ex sindaco ed assessore regionale, hanno fatto squadra attorno a Spaccavento durante la campagna elettorale.
Con la candidatura di Spaccavento il centrosinistra locale potrebbe tornare a riunirsi seppure la decisione ultima spetterebbe proprio al medico che, per il ruolo di primo cittadino, dovrebbe mettere in stand by una carriere professionale sempre più lanciata.


Il centrodestra, invece, sarebbe compatto attorno ad Antonio Azzollini. Resta l'ex senatore il leader.
Il già sindaco di Molfetta, senza procedimenti penali a carico, sarebbe tentato dall'idea di tornare ad amministrare la propria città. La candidatura alle elezioni regionali sarebbe stata anche intesa come il banco di prova per testare il sostegno del proprio elettorato che non ha mai voltato le spalle. Oppure potrebbe scegliere di sostenere la candidatura di un nome giovane, stimato da tutti in città e a lui legato, anche magari nuovo alla politica.