L’Associazione “Doppia Elica” dona un ecografo all’Ospedale di Molfetta

Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione per diagnostica preventiva del tumore al seno

mercoledì 20 aprile 2022 13.13
A cura di Rosanna Buzzerio
"Che belle parole sono i fatti!". Questa citazione della presidente dell'associazione "Doppia Elica", Angela Ingrosso, racchiude il senso della loro iniziativa, ossia quella di donare all'Ospedale di Molfetta un ecografo di ultima generazione per la diagnosi precoce del tumore al seno. Iniziativa resa nota alla città quest'oggi nel corso di una conferenza stampa.

Ancora una volta pubblico e privato insieme verso un obiettivo comune: la prevenzione e la medicina territoriale.

Costo dell'ecografo è di 35 mila euro che l'associazione "Doppia Elica" ha raggiunto attraverso l'iniziativa "La prevenzione è un'Opera d'Arte", in quell'occasione diversi artisti molfettesi hanno donato 67 opere che poi sono state battute all'asta, ricavato di questa asta è stata di 16 mila euro con la vendita di 56 quadri.

Le opere non vendute le ha acquisite il Comune di Molfetta per un importo pari a 8 mila euro. I rimanenti 11 mila euro per l' acquisito dell'ecografo sono il ricavato dell'autofinaziamento delle socie e della vendita di piccoli manufatti realizzati sempre dalle socie stesse.

Come ha detto la presidente, Ingrosso, «sul campo siamo un concentrato di energie capace di fare squadra e di attivare concrete strategie di benessere».

Presenti alla conferenza stampa di questa mattina anche le dottoresse Maria Rosaria Fracella, dirigente radiologia Ospedale di Molfetta, e Tina Introna, senologa, le quali ai nostri microfoni hanno spiegato che «la peculiarità di questo ecografo sta nell'individuare lesioni nodulari di piccole dimensioni, anche dell'ordine di 3/4/5 millimetri, attuando quella che si chiama diagnosi precoce, ossia individuare il tumore della mammella in una fase precoce, quando non è ancora palpabile, quando la donna non sa ancora di essere malata.

Si cerca di ridurre al massimo l'invasività della terapia chirurgica e medica successiva alla diagnosi per ridare nei tempi più brevi possibili il ritorno alla vita normale della paziente».

Presente all'incontro il sindaco, Tommaso Minervini, che ha sottolineato come «questa associazione sia riuscita a scrivere una bella pagina di esempio civico e al contempo anche a dare uno scossone evidenziando che ci sono carenze di tecnologie, di strumentazione, e, anche, di personale».

E rivolgendosi alla Regione Puglia e alla direzione della Asl aggiunge: «è il momento che si sveglino per implementare la giusta richiesta di domanda sanitaria, in particolare quella preventiva. Pur essendo stato previsto, attraverso un accordo con la Asl, il potenziamento e la ristrutturazione dell'Ospedale per 23 milioni di euro, i muri non bastano servono tecnologie e risorse umane».

Il nuovo ecografo sarà, nei prossimi giorni, nelle disponibilità dell'Ospedale "don Tonino Bello" di Molfetta, quindi di tutti i cittadini molfettesi.