Il dado è tratto: in Consiglio Comunale la sfiducia a Minervini

Tramontata l'idea del deposito delle firme davanti a un pubblico ufficiale

sabato 23 ottobre 2021 10.25
L'amministrazione targata Tommaso Minervini sarebbe sempre più prossima alla fine: nella giornata di ieri, infatti, ogni dubbio sulla sfiducia sarebbe stato sciolto con le parti politiche che avrebbero deciso di non seguire la strada del deposito della richiesta sottoscritta nelle mani di un pubblico ufficiale bensì di votare insieme la mozione di sfiducia in Consiglio Comunale.

A propendere per quella che in città è stata ribattezzata come "la raccolta firme" sarebbero stati diversi esponenti di quella che un tempo era la maggioranza di governo di città, supportati dal centrodestra e da un Partito Democratico che con il proprio commissario Campanella annuncia di voler staccare la spina all'amministrazione ma che deve fare internamente i conti con chi di fatto dovrebbe compiere l'azione ovvero Gianni Facchini e Nicola Piergiovanni, ancora parecchio dubbiosi.
Categorica, invece, la posizione di Beppe Zanna, Silvia Rana e Paola de Candia: i tre consiglieri comunali di centrosinistra avrebbero detto no alla firma davanti a un pubblico ufficiale per portare la discussione sulla mozione di sfiducia in Aula Carnicella, disposti in questa sede a votare per la sfiducia.

Dove, allora, presumibilmente i primi giorni di novembre dovrebbe essere convocata l'assise cittadina e dove Minervini vedrà alleati della prima ora e alleati dell'ultima come le opposizioni votargli la sfiducia, seppure ognuno con motivazioni differenti.
Con i tempi necessari a che i procedimenti si definiscano, tuttavia, Minervini dovrebbe restare alla guida di Molfetta fino a fine novembre.