Giovanni Infante incontra Molfetta per presentare la candidatura a sindaco

Ieri sera evento pubblico su Corso Umberto per il candidato di Rifondazione Comunista / Compagni di strada

martedì 3 maggio 2022 12.42
Con un evento pubblico, su Corso Umberto, Giovanni Infante ha presentato la propria candidatura a sindaco della città di Molfetta sostenuto da Rifondazione Comunista / Compagni di strada.

Dirigente medico del reparto malattie infettive dell'ospedale di Bisceglie, oggi reparto Covid per l'intero territorio nordbarese, Infante è da sempre legato a Rifondazione ed è tra i promotori e attivisti dello sportello medico popolare, sorto e operativo in città da diverso tempo.

"C'è tanto fermento e questo mi piace - esordisce Infante, visibilmente emozionato - è l'aria della primavera che accompagna le nostre campagne elettorali più belle".
"Queste elezioni mi auguro che siano per tutti un momento pacato per ritrovarsi, senza astio - è l'augurio di Infante - perché non c'è nulla come le elezioni per una città di ritrovarsi".
Infante spiega poi le ragioni della sua candidatura. Ripercorre l'esperienza allo sportello medico popolare "che è un fiore all'occhiello, siamo stati aperti in zona gialla mentre l'ufficio ticket dell'ospedale era chiuso, nonostante fossimo volontari. Da questa esperienza mi sono avvicinato a Rifondazione - racconta - dove le persone sono serie, dicono quello che fanno, sono strutturati, studiosi. Abbiamo così iniziato a parlare dei progetti della città: due anni fa c'è stato l'inizio di una interlocuzione per una sintesi di coalizione che si opponesse al centrodestra e Minervini".
"Alcune forze poi si sono sfilate perché hanno sentito forte il richiamo di PD ed Emiliano. Noi - afferma Infante - avevamo posto come unica condizione che il PD rimanesse fuori ma tutto è evaporato nella scelta del nome per una coalizione spendibile. Io mi sono messo a disposizione, scommettendo su questa avventura perché io non sono solo, sono il primo tra i pari, quello che ha deciso di metterci la faccia ma sono supportato da compagni preparatissimi".
Passaggio poi sulla smart city "promessa da Minervini nel 2017: ho dubbi che sia stata realizzata. Un governo del fare che non ha fatto granché".
A cinque anni dall'esperienza di Tommaso Minervini "resta poca roba", sentenzia il candidato sindaco di Rifondazione secondo il quale "l'amministrazione Minervini sarà ricordata come l'amministrazione che ha permesso ad alcune persone di farsi gli affari propri".
Giovani e urbanistica le tematiche affrontate per prime.
Per i giovani, secondo Infante, "bisogna stare dietro, pensarci, sostenerli ed evitare dispersione che è un fallimento per tutti" mentre l'"urbanistica va ripensata con il porto che va ultimato".
Inevitabile anche un passaggio programmatico sulle infrastrutture, come il terminal ferroviario che dovrebbe vedere la luce in zona industriale, a ridosso del nuovo porto commerciale.
"Come collettivo non siamo contrari al terminal - continua sull'argomento - perché può essere utile ma non si può accettare che ci sia una persona che ne faccia il padrone".

"Con cultura e turismo poi si può vivere ma va risolto il problema del fare ciò che finora non è stato fatto mentre i diritti dei lavoratori vanno salvaguardato".
"La sanità va rinforzata - conclude - partendo dal nostro ospedale e quella territoriale mettendo in cantiere il nuovo ospedale che è un'opera strategica".