Giornata della memoria: a Molfetta si ricordano gli oltre 500 deportati

Tutte le iniziative organizzate dall'Associazione Eredi della Storia e dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma

giovedì 23 gennaio 2020
Furono oltre 500 i molfettesi deportati nei campi di concentramento. All'interno ne morirono ventuno mentre gli altri riuscirono a fare ritorno a casa, seppure gravemente malati e decedendo negli anni successivi.

Ad organizzare un programma di eventi per tenerne sempre viva la memoria (come quella di tutte le vittime dell'Olocausto) sono l'Associazione Eredi della Storia - A.N.M.I.G. unitamente alle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

Domenica 26 Gennaio a partire dalle ore 10, la sede museale di Piazza Mazzini n° 92 sarà aperta al pubblico per visionare la mostra fotografico-documentaria fatta di pannelli e cimeli riguardanti i molfettesi internati e caduti nei Campi di Concentramento.
Tra gli internati molfettesi sopravvissuti resta il ricordo dell finanziere Angelo Alfonso Mezzina, del Cavaliere Onofrio Bufo (deceduto proprio nella Giornata della Memoria del 2010) e del professore Giuseppe Binetti ancora vivente.
Sarà eseguito l'alzabandiera durante l'inno nazionale seguito da un minuto di silenzio in ricordo di tutte le vittime dei campi di concentramento.
Il Cavalier Sergio Ragno, presidente dell'Associazione Eredi della Storia, insieme al presidente regionale A.N.M.I.G. avv. Nicola Bufi, parleranno alla platea per mantenere vivo il ricordo di tali vittime e soprattutto delle loro famiglie ormai ridotte in miseria costrette a vendere i loro beni per sopravvivere.

In serata alle ore 18.30 presso la sede associativa si terrà una conferenza dal titolo "memorie dei molfettesi caduti nei Lager" con l'obiettivo di commemorare i molfettesi e non vittime di quelle atrocità. Dopo i saluti istituzionali del presidente regionale A.N.M.I.G., avv. Nicola Bufi, interverranno il Cavalier Sergio Ragno, il dottor Michele La Grasta e il professore Giuseppe Maria Mezzina. Moderatore del convegno sarà il professore Pasquale Gallo.