Davide Potente selezionato al premio Italo Calvino 2014

Lo sceneggiatore e scrittore molfettese scelto per il romanzo “Qualcosa da perdere”.

martedì 24 giugno 2014 14.51
A cura di Maria Marino
Non è arrivata la vittoria finale ma il bicchiere di Davide Potente è senz'altro mezzo pieno: infatti, lo scrittore e sceneggiatore molfettese è stato scelto con il suo romanzo "Qualcosa da perdere" per l'edizione 2014 del premio Italo Calvino, tra i principali riconoscimenti letterali destinati alle firme emergenti.

«E' stata una bellissima notizia, indipendentemente dall'esito - afferma senza indugio - La segnalazione è giunta da un giuria composta da Antonia Arslan, Concita de Gregorio, Paolo di Paolo, Barbara Lanati e Tommaso Pincio e ciò mi riempie comunque di orgoglio».
"Qualcosa da perdere" è un viaggio nella generazione dei trentenni, un percorso che, tra umorismo, sarcasmo e tratti di brillante ironia, accompagna il lettore nella vita e nelle esperienze dei tre protagonisti, alla ricerca, appunto, di "qualcosa da perdere" nella società di oggi, costretti dalla realtà delle cose a dimenarsi tra precariato e inaffidabilità accademica.

Ed è proprio per il mix tra stile e racconto che il romanzo è stato inserito tre le diciannove opere che si sono contese la vittoria finale.
«Questa storia era nata per la sceneggiatura di un film ma poi ho deciso di metterla giù in forma di romanzo, anche se c'è sempre tempo per un adattamento», inizia a raccontare Davide Potente che ne ha completato la scrittura due anni fa.

E, altrettanto schiettamente, racconta quanto la sua esperienza di vita tra Bari, Bologna e Roma, dove ha studiato, e Milano, dove vive, siano stati fondamentali.
«Io in questo romanzo ho nascosto molti pezzi di vita reali, storie che appartengono alle persone che ho incontrato fra le città in cui ho vissuto e che avranno modo di riconoscersi fra le righe, in un nome, in una descrizione o ancora in una battuta. E' il mio modo di ringraziarle».
Adesso la speranza è quella che «un editore possa leggere il mio piccolo inedito», conclude.