Covid, la Asl Bari riorganizza l'attività delle Usca per assistere i positivi
Sanguedolce: «L'obiettivo è garantire supporto a domicilio»
mercoledì 7 aprile 2021
Assistere i pazienti Covid a casa per curarli al meglio ed evitare la pressione sulle strutture ospedaliere. La ASL di Bari ha riorganizzato l'attività delle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, rafforzando il personale ma soprattutto con nuove dotazioni tecnologiche in grado di gestire i pazienti a domicilio.
I medici delle Usca sono 250 in 25 sedi: sono state raddoppiate le ore di servizio da 18 a 36 ore. Avranno, inoltre, a disposizione già nelle prossime ore ecografi portatili e saturimetri palmari per monitorare meglio l'evoluzione della patologia, mezzi con personale dedicato per facilitare gli interventi a domicilio e kit per eseguire tamponi molecolari.
"L'aumentata esigenza di assistenza a domicilio dei pazienti Covid concomitante alla terza ondata della pandemia ha determinato la necessità di riorganizzare le nostre USCA con una strumentazione tecnologica, mezzi e risorse umane dedicate – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – l'obiettivo è di garantire una assistenza più appropriata a tutti quei pazienti Covid che non hanno bisogno di essere assistiti in ospedale ma che invece devono essere monitorati in modo adeguato a casa".
Nella giornata di ieri il molfettese Felice Spaccavento è stato ufficialmente delegato dalla Direzione Generale per il supporto clinico e la formazione degli stessi medici, a cui offrirà la sua esperienza di anestesista e responsabile della Unità operativa di Fragilità e Complessità della Asl Bari.
I medici delle Usca sono 250 in 25 sedi: sono state raddoppiate le ore di servizio da 18 a 36 ore. Avranno, inoltre, a disposizione già nelle prossime ore ecografi portatili e saturimetri palmari per monitorare meglio l'evoluzione della patologia, mezzi con personale dedicato per facilitare gli interventi a domicilio e kit per eseguire tamponi molecolari.
"L'aumentata esigenza di assistenza a domicilio dei pazienti Covid concomitante alla terza ondata della pandemia ha determinato la necessità di riorganizzare le nostre USCA con una strumentazione tecnologica, mezzi e risorse umane dedicate – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – l'obiettivo è di garantire una assistenza più appropriata a tutti quei pazienti Covid che non hanno bisogno di essere assistiti in ospedale ma che invece devono essere monitorati in modo adeguato a casa".
Nella giornata di ieri il molfettese Felice Spaccavento è stato ufficialmente delegato dalla Direzione Generale per il supporto clinico e la formazione degli stessi medici, a cui offrirà la sua esperienza di anestesista e responsabile della Unità operativa di Fragilità e Complessità della Asl Bari.