Covid, il report ISS: «Nuovi contagi diffusi soprattutto tra gli under 30»

Aumenta l'indice Rt nazionale: da 0,66 a 0,91

domenica 18 luglio 2021 3.38
La Cabina di regia dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, riunitasi venerdì per il consueto monitoraggio settimanale dei dati Covid ha dato alcune indicazioni interessanti in merito all'andamento della curva epidemiologica in Italia e, nel dettaglio, regione per regione.

Si registra per prima cosa una crescita dell'indice Rt che sale a 0,91 dallo 0,66 della scorsa settimana (e dallo 0,63 della precedente). Aumenta anche l'incidenza settimanale a livello nazionale a 14 casi su 100 mila abitanti contro i 9 casi di sette giorni fa. Il nuovo report dipinge un quadro epidemiologico in lieve peggioramento ma ancora sotto controllo, con 19 Regioni a rischio moderato e due (Provincia autonoma di Trento e Valle d'Aosta) a rischio basso. Solo due settimane fa tutte e 21 le Regioni e Province autonome erano a rischio basso.ù

Dalla scheda sugli indicatori decisionali allegata al report risulta che le tre Regioni col tasso di incidenza settimanale più alto sono la Sardegna (33,2 casi ogni 100mila abitanti), la Sicilia (31,8) e il Veneto (26,7), quelle col dato più basso la Valle d'Aosta (3,2), la Basilicata (7,2) e la Puglia (8,1). Toscana, Sicilia e Liguria mostrano i più alti tassi di occupazione terapie intensive, rispettivamente al 3,4%, 3,1% e 2,8%. Il tasso di occupazione più alto nei reparti ordinari, invece, è della Calabria: 5,5%, seguita da Campania (5,1%) e Sicilia (4,6%).

La circolazione della variante Delta in Italia, riporta inoltre l'Iss, è in crescita e sta portando a un aumento dei contagi anche in Paesi ad alta copertura vaccinale, pertanto "è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi". Prioritario, si legge, anche "raggiungere un'elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, per ridurre la circolazione virale e l'eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità".